vai al contenuto principale

Arriva il momento in cui ti accorgi che niente sarà più come prima. Un particolare, la sfumatura della voce, una parola e, paf!, non siamo più gli stessi. Nel rugby italiano è accaduto oggi, nella conferenza stampa del ct Gonzalo Quesada sulle sue scelte per affrontare il Galles. Quale è stato il focus della settimana? “Tenere viva l’attenzione, gli aspetti psicologici, credere nella nostra forza. Pensare al nostro rugby più che a quello che c’è intorno”. Poi anche il resto: “Abbiamo riguardato quell’errore collettivo che ci ha fatto prendere la meta del sorpasso dopo che avevamo conquistato il pari”. Ma la questione dell’aspetto psicologico forse è il punto più centrale, perché rappresenta una svolta. Ci sono stati anni che gli azzurri hanno affrontato le partite senza nessuna pressione psicologica, inanellavano sconfitte su sconfitte, nessuna vera pressione. Frustrazione, semmai, soprattutto in chi giocava all’estero e certo al ritorno al club non doveva essere guardato con tanto rispetto. Ora no, ora i nostri giocatori sono titolari ogni domenica, guidano o fanno parte di corazzate, squadre che sono capaci di dare nove titolari alla Francia (leggi lo Stade Toulousain di Capuozzo). Ora c’è un’altra consapevolezza e Quesada ci svela che la pressione psicologica è arrivata dentro il raduno degli azzurri, che devono stare attenti a non prendere sottogamba il Galles, questo Galles dove tornano giocatori di grande esperienza come Faletau, Tomos Williams, Liam Williams, Gareth Thomas, Josh Adams, e Elliot Dee e Nicky Smith. “Non hanno mai avuto una squadra così in tutto il 2024 – dice Quesada – non fatevi ingannare dalla partita con la Francia. Hanno fatto molte cose buone”. Eppure che disastro se l’Italia non dovesse batterli. Quindi grandissima pressione, e, nel rugby nessuno lo ammetterebbe mai, la necessità di avere una sana paura, la paura che ti fa fare cose grandissime, affrontare la sfida con la concentrazione e la grinta necessarie. Non “in punta dei piedi” come dice Giacomo Nicotera parlando dei primi minuti con la Scozia.

Menoncello nella partita giocata lo scorso anno a Cardiff  attacca la linea del Galles palla in mano (Foto Ryan Hiscott/Federugby via Getty Images)

Ecco da oggi l’Italia sappia che può essere una favorita e si deve comportare come tale. I bookmakers pagano la sua vittoria 1.4, quella del Galles 3.1. Un nuovo step nella costruzione della squadra verso la Coppa del Mondo 2027, ma anche il consolidamento di tutto quello che gli azzurri hanno messo in campo in questo anno di gestione Quesada.

Da qui le scelte del ct per i 23 che vanno in campo. Intanto si mantiene il 6+2 per la panchina. “A Edimburgo gli avanti hanno fatto 160 placcaggi, vuol dire un’intensità mostruosa, ho bisogno di poter contare su 14 avanti durante la partita. Dino Lamb entrerà dalla panchina per avere un’opzione in più sui saltatori nel secondo tempo. E scelgo Trulla perché, se va tutto come pensiamo, nel finale ci potrebbe essere Capuozzo che passa a 15 e ho bisogno di un’ala pura. Lo stesso discorso che avevo fatto per Gesi, ma purtroppo lui si è infortunato. I trequarti sono giocatori abituati a fare tutti gli ottanta minuti e, comunque, abbiamo opzioni in campo per coprire eventuali emergenze”.

La meta di Ioane contro il Galle lo scorso anno (Foto Ryan Hiscott/Federugby via Getty Images)

Poi sulla partita: “Giocheranno molto al piede, sulle palle alte sarà una battaglia feroce. Devono difendere l’orgoglio di tutto un paese. Noi dobbiamo ancorarci a quello di buono che abbiamo fatto con la Scozia, la potenza in mischia chiusa, la conquista in touche. Biggar dice che questa per il Galles è la partita più importante degli ultimi 20 anni? Io gli rispondo che per noi tutti i sabati è la partita più importante di sempre”. Poi torna su sabato scorso, sulla Scozia, sulla meta favorita dallo slalom di Graham. “Siamo stati 14 minuti sul 19 a 19, e questo era un bene per noi. Loro facevano errori, sbagliavano passaggi. Ma anche noi abbiamo sbagliato a non passare palloni che avrebbero potuto portarci avanti, non ci fidavamo dei compagni? In difesa non eravamo fiduciosi l’uno nell’altro? Prendete la mischia da cui è nata la meta del sorpasso. Loro attaccano con l’estremo dalla parte chiusa. Il nostro sistema difensivo ha un punto fermo: ‘difendere l’interno’. Brex può temporeggiare, invece decide di aggredire l’estremo che passa, dall’interno arrivano Paolo Garbisi e Page-Relò, il primo subisce una impercettibile trattenuta, Martin uno ‘sgabello’ involontario. Così nel mezzo siamo scoperti e Graham ci si infila. Il rientro da Edimburgo è stato faticoso, terribile, ma abbiamo avuto più tempo per prepararci che contro la Scozia. E ora ci fidiamo di più”.

Così le squadre in campo:

Italia: 15 Tommaso ALLAN (Perpignan, 82 caps); 14 Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 24 caps); 13 Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 42 caps); 12 Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 24 caps); 11 Monty IOANE (Lione, 36 caps); 10 Paolo GARBISI (Toulon, 43 caps); 9 Martin PAGE-RELO (Lione, 14 caps); 8 Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 24 caps); 7 Michele LAMARO (Benetton Rugby, 44 caps) – capitano; 6 Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 59 caps); 5 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 60 caps); 4 Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 48 caps);  Simone FERRARI (Benetton Rugby, 60 caps); 2 Giacomo NICOTERA (Stade Francais, 29 caps); 1 Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 48 caps). A disposizione: 16 Gianmarco LUCCHESI (Toulon, 29 caps); 17 Luca RIZZOLI (Zebre Parma, 1 cap); 18 Marco RICCIONI (Saracens, 31 caps); 19 Dino LAMB (Harlequins, 10 caps); 20 Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 28 caps); 21 Ross VINTCENT (Exeter Chiefs, 10 caps); 22 Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 14 caps); 23 Jacopo TRULLA (Zebre Parma, 12 caps). All: Gonzalo Quesada.

Galles: 15. Liam WILLIAMS (Saracens – 93 caps)
; 14. Tom ROGERS (Scarlets – 6 caps); 
13. Nick TOMPKINS (Saracens – 39 caps)
 12. Eddie JAMES (Scarlets – 3 caps)
; 11. Josh ADAMS (Cardiff Rugby – 60 caps)
; 10. Ben THOMAS (Cardiff Rugby – 8 caps)
; 9. Tomos WILLIAMS (Gloucester Rugby – 60 caps)
; 8. Taulupe FALETAU (Cardiff Rugby – 104 caps); 7. Jac MORGAN (Ospreys – 19 caps) – Capitano; 
6. James BOTHAM (Cardiff Rugby – 17 caps)
; 
5. Dafydd JENKINS (Exeter Chiefs – 20 caps)
; 
4. Will ROWLANDS (Racing 92 – 37 caps)
; 3. Henry THOMAS (Scarlets – 5 caps); 
2. Evan LLOYD (Cardiff Rugby – 6 caps); 1. Gareth THOMAS (Ospreys – 36 caps).
A disposizione
16. Elliot DEE (Dragons– 52 caps)
; 17. Nicky SMITH (Leicester Tigers – 50 caps)
; 18. Keiron ASSIRATTI (Cardiff Rugby – 11 caps)
; 19. Freddie THOMAS (Gloucester Rugby – 2 caps); 
20. Aaron WAINWRIGHT (Dragons – 53 caps)
; 21. Rhodri WILLIAMS (Dragons – 6 caps)
; 22. Dan EDWARDS (Ospreys – 1 cap); 
23. Blair MURRAY (Scarlets – 4 caps). All: Warren Gatland.

Nella foto di apertura Gonzalo Quesada parla con i suoi giocatori alla fine di Galles-Italia dello scorso anno a Cardif (Foto Ryan Hiscott/Federugby via Getty Images)

 

Torna su