
Per affrontare l’Italia, Warren Gatland, rispetto al match perso (0-43) con la Francia ha cambiato solo due uomini, Owen Watkin, infortunato, e Aaron Wainwright, uscito pure lui acciaccato dallo Stade de France ma che sarà in panchina a Roma.
Al loro posto, Eddie James, giovane centro degli Scarlets, classe 2002, e il veterano Taulupe Faletau, la cui ultima apparizione con la maglia della nazionale risale al mese di ottobre del 2023 quando riportò la frattura di un braccio contro la Georgia.
Un mischia fra Galles e Georgia alla Coppa del Mondo 2023 in Francia (Photo by Pauline Ballet – World Rugby/World Rugby via Getty Images)
Squadra che perde…non si cambia, sembra essere la filosofia del coach neozelandese, sebbene nella prima giornata il Galles sia stato la squadra che ha passato più palloni e calciato meno rispetto a qualsiasi altra formazione del Sei Nazioni – senza però ottenere alcun punto. È curiosa pertanto la scelta di insistere con uno stile di gioco che non ha dato risultati piuttosto che provare qualcosa di nuovo ed eventualmente più proficuo.
Alla ricerca di centri di gravità permanente
Dall’inizio della sua seconda gestione, all’inizio del 2019, Gatland ha utilizzato 10 diverse combinazioni di centri in 25 test. La scorsa settimana, Owen Watkin ha giocato con la maglia numero 12 e Nick Tompkins con la 13. Con Watkin fuori e Eddie James titolare per la prima volta dopo tre presenze dalla panchina, ecco un’altra nuova partnership.
Eddie James, classe 2002, 1.93 per 110 kg, è alla sua prima da titolare con la maglia della nazionale (foto Scarlets Rugby)
La storia peraltro non è nuova: Se si torna all’inizio dell’era di Wayne Pivac nel 2020, la sfida contro l’Italia sarà la sessantesima del Galles in cinque anni. E in questo periodo, ci sono state ben 24 combinazioni diverse di centri. Solo una coppia – Tompkins e North – ha giocato insieme più di cinque volte, e delle 23 combinazioni provate finora, 10 hanno giocato una sola partita insieme.
Nell’attuale gestione di Gatland, oltre a Tompkins e North, nessuna coppia ha collezionato più di tre test.
Eddie James un ball carrier per portare avanti il pallone
Sulla carta, James è un portatore di palla potente con buone mani, capace di mettere in difficoltà la difesa avversaria, cosa che al Galles non è riuscita minimamente la scorsa settimana.
A novembre, contro il Sudafrica, subentrando a Costelow dopo venti minuti, James dimostrò di poter essere un discreto ball carrier a livello internazionale.
Contro la Francia, il problema più evidente, per i trequarti gallesi, è stato l’eccessiva profondità della linea d’attacco che, sommata all’aggressiva difesa dei francesi, ha impedito di fatto alla squadra di avanzare e di portare serie minacce alla linea di meta dei padroni di casa.

Il ritorno di Faletau
Quanto a Faletau, senza di lui al centro della terza linea, i gallesi hanno subito 13 sconfitte consecutive. Certo, non può essere stata la sua assenza l’unica causa del declino del Galles, ma è risultata sicuramente una perdita pesante.
La squadra non ha portatori di palla in grado di sfondare le difese, a parte Jac Morgan, che venerdì scorso è stato uno dei pochi sufficienti contro la Francia.
Faletau, quando è al meglio, è un giocatore fondamentale per guadagnare la linea del vantaggio. Gonzalo Quesada lo sa è ha enfatizzato l’importanza del suo ritorno in campo per la formazione gallese.
Il gioco al piede
Il Galles ha calciato pochissimo contro la Francia ma con Josh Adams (1.86), Tom Rogers (1.85) e l’esperto Liam Williams (1.88), opposti a Ange Capuozzo (1.77), Monty Ioane (1.80) e Tommy Allan (il più alto del triangolo allargato azzurro, 1.83), Tomos Williams potrebbe esser invogliato a calciare nella metà campo dell’Italia più di quanto abbia fatto contro i francesi, che a loro volta sono stato micidiali neo contrattacchi palla in mano,
Ecco, la rapidità degli attaccanti dell’Italia nelle transizioni potrebbe essere una delle chiavi per mettere in difficoltà i gallesi, soprattutto se Ben Thomas, confermato all’apertura, sarà così poco accurato come è stato a Parigi nel gioco al piede.
Will Rowlands disputerà a Roma la sua 38° partita con la maglia del Galles (Photo by Phil Walter/Getty Images)
Mischia e touche del Galles contro una Francia “oversize” hanno funzionato in modo dignitoso, idem quella dell’Italia a Murrayfield: le fasi statiche non dovrebbero quindi segnare un dominio netto da parte di nessuna delle due squadra. Si giocherà soprattutto sullo sfondamento in mezzo al campo, sulla capacità di trovare linee di corsa efficaci e sulla quella di allargare il gioco come l’Italia fece benissimo un anno fa a Cardiff.
L’arbitro
Arbitra l’inglese Matthew Carley, con lui gli Azzurri non hanno mai vinto nelle precedenti nove partite, ultima quella contro l’Argentina a novembre e Udine.
Un tabù da sfatare all’Olimpico alla decima occasione.
Nella foto del titolo, una carica palla in mano di Taulupe Faletau, 34 anni, 104 caps (foto WRU)