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Otto mesi fa, ad agosto 2023, al Cardiff Festival, l’Italia U18 (classe 2006) vinse tre partite su tre, battendo la Scozia, 33-12, l’Irlanda, 33-5, e il Galles, 15-5.

Dei trenta azzurri selezionati per la competizione, 13 facevano parte quest’anno del gruppo portato da Paolo Grassi al Six Nations Festival di Parma 2024, dove l’Italia U18 ha vinto 30-14 con il Portogallo, prima di essere sconfitta 10-36 dall’Irlanda e 17-20 dalla Scozia.

Un anno fa, invece, al Six Nations Festival di Dublino, l’allora U18, formata da giocatori del 2005 travasati questa stagione in gran parte nell’U20 di Brunello e nell’U19 di Castagna, vinse contro il Galles, 29-8, e venne battuta, 10-26 dall’Inghilterra e 17-57 dalla Francia.

Una presa in touche di Tommaso Mugnaini del Colorno in Italia U19-Giappone del 24 marzo a Calvisano (foto di Davide Decca)

Nel 2021 (agosto), la U18 aveva battuto i pari età dell’Inghilterra a Street, 27-17.

Di quella squadra (composta in gran parte dei giocatori del 2003), gli unici, a oggi, ad aver trovato posto stabilmente nella Serie A Elite sono Alessandro Gesi (che ha giocato 6 partite nel Colorno), Battara (Mogliano), Bozzoni (Calvisano, prima di approdare alle Zebre con la cui maglia non ha disputato nemmeno un minuto) e Lavorenti, a Viadana.

Mey, Sante, Bozzo, Mattioli, Odiase e Turrisi giocano (chi più chi meno…) tutti all’estero, mentre altri (Quattrini, Rubinato, Bartolini) nonostante l’inserimento in “accademia” o non giocano, o bazzicano con alterne fortune le serie inferiori.

Diciamo, non necessariamente per amore di polemica, che i percorsi erano un po’ più chiari per i diciottenni che nel 2019 batterono la Scozia (19-18) a Gloucester e il Galles, 34-13, dopo aver perso con la Francia di Le Garrec 32-40.

In quella formazione azzurra c’erano, tra gli altri: Menoncello, Drago, Simone Gesi, Varney, Lorenzo Cannone, Favretto, Neculai, Andreani.

L’anno prima, aprile 2018, dell’U18 che a Cardiff battè l’Inghilterra, 30-32, il Galles,27-18, e perse, 17-20, con l’Irlanda, facevano parte Paolo Garbisi, Alongi, Zambonin, Lucchesi, Zuliani. Tutti e cinque questi ultimi, meno di sei mesi dopo, si allenavano e giocavano in A con la maglia dell’Accademia. Ragioniamoci.

U19

Del gruppo del 2005 che nel 2023 prese parte dal Six Nations Festival di cui abbiamo scritto sopra, Pasini, Borelli, Ndoume, Pensieri, Franchini, Ioannucci, Sari, Beni, Melegari e Vallesi fanno parte della U19 che, a Calvisano, nel mese di marzo, ha battuto il Giappone 22-20, perdendo la rivincita 27-36, e che nel week end dopo Pasqua è stata battuta a L’Aquila dall’Inghilterra 10-40.

Jacopo Botturi mette pressioni agli inglesi sul punto di incontro con Luca Bellucci (a sinistra) e Giacomo Milano guardie. (Photo by Federugby/Federugby via Getty Images)

Pelliccioli, Midena, Milano, Zanandrea, Gritti e Bettini sono passati direttamente invece alla U20 che ha disputato il recente Sei Nazioni, battendo Francia e Scozia, per soccombere con l’Irlanda (di un punto), con l’Inghilterra a Treviso e con il Galles, a Cardiff. Di tutti questi, Pasini e Bettini giocano nel Parabiago (Serie A), Pensieri ha disputato un paio di partite in Elite nelle FFOO, Pelliccioli ha trovato posto in prima linea a Piacenza, con i Lyons, Zanandrea a Mogliano; Bruno Vallesi gioca in Serie A con i Caimani, Beni gioca in Francia a Biarritz, in Francia sono approdati anche Sari (Oyonnax) e Gritti (Clermont).

Insomma più un vestito di Arlecchino che un progetto vero di formazione.

Quattro nuovi giocatori, il mese scorso, sono stati inseriti nei due progetti di Accademia federale che fanne capo alle due franchigie (Mattia Midena del Rugby Paese, Antony Miranda della Capitolina – entrambi destinati all’Accademia della Benetton Rugby; il pilone destro del Rugby Viadana Bruno Vallesi, e il seconda linea Giacomo Milano, anche lui Capitolina, assegnati presso l’Accademia delle Zebre Parma). Il gruppo degli accademici, quindi, secondo il comunicato federale del 29 marzo, oltre ai quattro sopra è composto da:

Benetton Rugby
Lorenzo Casilio – mediano di mischia, II ciclo
Jacques Cloete – ala, I ciclo
Marco Gallorini – pilone destro, II ciclo
Mattia Midena – flanker/n.8, I ciclo
Antony Miranda – flanker, I ciclo
Jaco Pretorius – seconda linea, II ciclo
Marco Scalabrin – ala, II ciclo

Zebre Parma
Simone Brisighella – estremo/apertura, II ciclo
Alessandro Gesi – ala, III ciclo
Giacomo Milano – flanker, I ciclo
Samuele Mirenzi – seconda linea, II ciclo
Davide Salvan – seconda linea, II ciclo
Samuele Taddei – pilone sinistro, III ciclo
Bruno Vallesi – pilone destro, I ciclo

Che vissuto quotidiano sperimentano o sperimenteranno questi giocatori? Dove potranno esibire quello che apprendono allenandosi con i migliori? Troveranno spazio nelle esigenze pressanti delle franchigie, fra gli “internazionali” e gli stranieri? Gli potrà essere garantito, nella prossime stagioni, un numero minimo di minuti, un percorso di crescita valutabile in modo trasparente? Chi saranno i valutatori e quali i parametri  di valutazione di formati e formatori? Si può chiedere al Benetton di essere al top in entrambe le competizioni (URC e Challenge Cup) e contemporaneamente di formare  i giovani, in altre parole di cantare e di portare la croce? Per ora molti dei nuovi prospetti non giocano, o giocano molto poco. O vanno all’estero (una ventina in questa stagione).

I risultati di questa strategia si vedranno tra qualche anno, nel frattempo cerchiamo di non sprecare il lascito di questo ultimo fantastico, Sei Nazioni.

Leggi sul numero 190 di Allrugby, percorsi e vissuto individuale degli atleti che Quesada ha avuto a disposizione nell’attuale stagione e i minuti giocati in Serie A Elite e nelle franchigie dai ragazzi che hanno vestito la maglia della nazionale U20 nelle ultime stagioni. clicca qui per abbonarti al cartaceo o al digitale.

Nella foto di apertura, una carica di Lorenzo Cannone contro l’Inghilterra (foto Ottavio Tomasini)

 

 

 

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