Belli e lontani i tempi delle sbornie dopo le partite. Ora, qualcosa di più sottile e devastante ha sostituito quei momenti alcolici: il dubbio, l’interrogativo, il buio, la depressione, la violenza senza controllo. È un’altra zona d’ombra del rugby dopo l’oscurità progressiva della demenza, prodotta dall’encefalopatia traumatica.
In parallelo, a distanza di poche ore, arriva la notizia dell’arresto di Billy Vunipola e il messaggio di Stuart Hogg da un centro di riabilitazione mentale.
Billy scatena il finimondo in un bar di Maiorca: sfila la maglietta e a torso nudo impugna bottiglie, sedie, inveisce, minaccia gli altri clienti. Arriva la polizia e lui non si calma, carica, come sa fare sul campo, un ufficiale e un agente. Devono “sparargli” addosso, due volte, il taser, quella pistola che emette forti impulsi elettrici e causa una paralisi momentanea. Due volte, contro una prima scarica sufficiente a mettere ko un comune mortale. Lo portano all’ospedale per accertamenti, gli appioppano una multa non troppo salata, 240 euro, e il giorno dopo lui torna a casa, a Londra. I Saracens sono laconici: esamineranno il caso internamente e non faranno altri commenti. Billy era stato escluso dalla squadra inglese per la Coppa del Mondo e anche nei Sarries il suo impiego è diventato sempre più raro.
A febbraio Stuart, il più prolifico autore di mete nella profonda storia della Scozia, ritiratosi dal rugby all’improvviso poco prima di Francia 2023, aveva causato non ben precisati incidenti nei pressi della sua casa, a Hawick, nei Borders e aveva dovuto rispondere dell’accaduto allo sceriffo di Jedburgh. Ora è in un centro di riabilitazione ed è da lì che ha scritto un messaggio in cui ha confessato uno stato mentale di profonda depressione: si sente perduto, annichilito da critiche che gli sono piovute addosso e che lo hanno prostrato, sente di aver bisogno di aiuto.
Billy e Stuart hanno 31 anni e hanno addosso una fragilità che ha prodotto crepe: non sarà facile aggiustarle.
Nella foto di apertura Billy Vunipola con la maglia dei Saracens