vai al contenuto principale

Nell’anno delle elezioni, spesso i governi sono prodighi di condoni. Non è da meno quello del rugby che sabato 27 aprile ha sospeso le retrocessioni dalla Serie A Élite e dalla Serie A.  Dalla B (48 squadre) alla C ne scenderà una sola, mentre restano invariate le promozioni dalla Serie C.

Insomma, con un tratto di penna stato inventato l’ascensore a un direzione sola, quella in salita.

Restano così in Serie A Élite il Vicenza, che pur avendo combattuto con coraggio, ha raccolto nella stagione solo 3 punti, uscendo sconfitto in tutte e sedici le partite del campionato, e i Lyons che, fossero stati informati della scelta dodici mesi fa, forse avrebbero programmato in modo diverso la propria attività, evitando uno sforzo finalizzate esclusivamente a rimanere nella categoria superiore.

La delibera, mostra una netta inversione di tendenza nelle politiche federali, il presidente, allorché venne eletto si avventurò nell’ipotesi di un torneo modellato sull’NBA, addirittura a sei squadre, con tanto di “commisioner”, come nelle leghe americane: si è scelta invece un’ecumenica formula “salvatutti”, che forse pagherà in termini elettorali ma i cui risvolti sportivi sono declinati al contrario.

Rinnegata nel giro di pochi mesi, la scelta dell’Élite a otto squadre, motivo per il quale l’ultimo campionato è stato disputato da un numero dispari di club, nove, dopo la rinuncia del Calvisano, la scorsa estate. Repentina marcia indietro: si torna a dieci, abbiamo scherzato.

Uno scherzo che in Serie A (quella senza l’apposizione Élite) è costato caro ad almeno una dozzina di squadre, quelle che si sono rinforzate esclusivamente per non scendere in B e quelle che fino a sabato 27 aprile hanno lottato per non retrocedere.

Senza contare il fatto che il Rugby Feltre, ripescato dodici mesi fa per salire in A, decise di rinunciare alla categoria per il troppo poco tempo a disposizione per programmare la stagione: l’avrebbe fatto sapendo di poter contare su un campionato senza retrocessione?

E il Calvisano sarebbe sceso di un gradino, avendo davanti un anno senza rischio alcuno?

Il rugby, soprattutto in Italia, è un corpo delicato, richiede investimenti in passione, condivisione di valori, programmazione  concordata.

Così lo si svilisce riscrivendo la storia dei campionati a posteriori. Un modo per aprire la strada a infinite e permanenti recriminazioni.

Nella foto di apertura, i Lyons giocheranno in Serie A Elite anche la prossima stagione (ph Angela Petrarelli)

Torna su