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Per la Benetton che guarda avanti e punta dritto ai playoff di United Rugby Championships, diventa poco più di una formalità la sfida ai derelitti Dragons che sembrano portare in giro per i campi d’Europa la crisi del rugby gallese. Lontano dal Rodney Parade in Urc non vincono una partita dall’aprile 2022 e la serie nera per loro si allunga a Monigo, dove sulla propria strada trovano una squadra che sembra essere entrata in un’altra dimensione: 36-19 (6 mete a 3), un po’ di approssimazione che sembra figlia della netta superiorità e di quel divario (19-0) scritto in un primo tempo a senso unico che contribuisce a far abbassare la tensione ai Leoni della Marca e a concedersi qualche distrazione di troppo.

Stupenda la meta che al 7′ indirizza subito la gara, generata da uno di quei lanci di gioco che quando tutto funziona alla perfezione diventano piacere per gli occhi: tutto si sviluppa alla massima velocità sull’asse Marin, Brex, Albornoz, ancora Marin e ultima delizia per Ryno Smith che con una delle sue fughe per la vittoria festeggia la partita numero 50 in maglia biancoverde.

Basta tenere il piede schiacciato sull’acceleratore e arrivano in successione le mete di Lucchesi e Uren per certificare il dominio del primo tempo e aspettare che prima o poi arrivi la meta che regali quel punto di bonus offensivo che strada facendo sembra diventare il vero obiettivo di giornata.

Dopo il riposo, i Dragons continuano a vivere in affanno, solo Rio Dyer e, quando entrerà dalla panchina Aaron Wainvright, sembrano avere il passo per camminare su questi palcoscenici, gli altri più di tanta buona volontà non hanno nel proprio bagaglio tecnico. Il Benetton vivacchia sulla superiorità acquisita, si rilassa e regala due mete in fotocopia a Rosser e Blacker: multifase della mischia di casa, ultimo passaggio avventato, intercetto sui ventidue in difesa e volata nella prateria senza ostacoli. Ma sono solo episodi sconsiderati, in mezzo ai quali, un infinito calcio passaggio di Albornoz regala a Ratave l’invito a segnare la meta del bonus. Il resto è accademia, Iachizzi prima e Lamaro poi mettono al sicuro il risultato con due segnature di forza. Mentre, a tre minuti dalla fine Hope  restituisce ai Dragoni un po’ di orgoglio, dando al risultato una dimensione più presentabile per la squadra  ospite. Missione compiuta, la strada dei playoff è sempre percorribile, ma da qui alla fine della stagione regolare non ci saranno più i Dragons sul cammino della squadra di Bortolami.

Benetton – Dragons 36-19 (primo tempo 19-0)

Benetton Rugby:

15 Rhyno Smith, 14 Leonardo Marin, 13 Ignacio Brex, 12 Marco Zanon, 11 Onisi Ratave, 10 Tomas Albornoz (50′ Jacob Umaga), 9 Andy Uren (55′ Dewaldt Duvenage), 8 Toa Halafihi, 7 Michele Lamaro (C), 6 Sebastian Negri (45′ Alessandro Izekor), 5 Riccardo Favretto (60′ Edoardo Iachizzi), 4 Scott Scrafton (40′ Gideon Koegelenberg), 3 Giosué Zilocchi (50′ Tiziano Pasquali), 2 Gianmarco Lucchesi (50′ Bautista Bernasconi), 1 Mirco Spagnolo (50′ Ivan Nemer). Head Coach: Marco Bortolami.

Dragons Rugby:

15 Cai Evans (56′ Jordan Williams), 14 Rio Dyer, 13 Sio Tomkinson, 12 Aneurin Owen (46′ Joe Westwood), 11 Jared Rosser, 10 Will Reed, 9 Dane Blacker (56′ Che Hope), 8 Taine Basham (46′ Aaron Wainwright), 7 Sean Lonsdale, 6 Dan Lydiate (C), 5 George Nott (56′ Harri Keddie), 4 Ben Carter, 3 Luke Yendle (46′ Dmitri Arhip), 2 James Benjamin (46′ Brodie Coghlan), 1 Rodrigo Martinez (46′ Aki Seiuli). Head Coach: Dai Flanagan.

Arbitro: Frank Muphy (IRFU).

Marcatori 6′ meta Smith tr. Albornoz, 30′ meta Lucchesi, 35′ meta Uren tr. Albornoz;; secondo tempo: 42′ meta Rosser tr. Evans, 45′ meta Ratave, 52′ meta Blacker, 70′ meta Iachizzi, 75′ meta Lamaro tr. Umaga, 77′ meta Hope tr. Reed.

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