
Avviso ai naviganti, il Galles starà pure vivendo una crisi di vocazioni e risultati, ma guai a darlo per spacciato. Lo hanno capito i ragazzi di Santamaria alla fine di una partita scorbutica, in cui non sono riusciti a venire a capo della continua aggressione, della confusione organizzata, del dominio in ogni punto di incontro che l’U20 del Principato ha messo in scena sul prato di Monigo. La maledizione dello scorso anno, quando a Cardiff, dopo il primo tempo (15-0 per gli azzurri) l’Italia giovane vedeva il traguardo del terzo posto nel Torneo, salvo buttare tutto all’aria in una ripresa da incubo, ha un seguito. Vince il Galles (20-18) al termine di una sfida sempre in bilico, presa in mano dai giovani dragoni dopo una partenza al rallentatore, sporcata da un’infinità di falli (17-12 il conto dei penalties a favore dell’Italia), da mete annullate dal Tmo, da occasioni svanite sul filo di lana.

Dopo un quarto d’ora la serata dell’Italia sembra in discesa, Fasti punisce dalla piazzola la troppa indisciplina altrui, poi Ducros capitalizza in meta uno splendido calcio passaggio della sua apertura che taglia il campo a fette e manda in tilt la difesa in rosso. Partenza (8-0) che illude, perché, subito dopo, ogni punto d’incontro diventa proprietà della mischia ospite, sporcano, rallentano, mettono le mani su tutti i palloni contesi e l’Italia all’improvviso perde le sue certezze. Pian piano il Galles fa la voce grossa, guadagna possesso e territorio che fino a quel momento erano stati proprietà esclusiva dell’Italia, difende avanzando, rendendo vane le infinite cariche del gigante Opoku e di moto perpetuo Casartelli. E così, quando giocano un vantaggio, l’Italia è sulle ginocchia, Wilde inventa un passaggio infinito che arriva all’ala Tom Bowen che non deve far altro che depositare in meta.

Alla mezzora arriva il primo vantaggio ospite, touche, drive irresistibile, il tallonatore Harry Thomas che arriva in carrozza oltre la linea. L’Italia è in affanno, non riesce a liberare la fantasia di Todaro e Zanandrea, perché i rifornimenti vengono limitati dall’aggressione gallese. Eppure prima di andare al riposo Casartelli capitalizza un’infinita serie di sportellate sotto ai pali, meta, vantaggio, illusione (15-10) alla fine del primo tempo.
Si ricomincia da dove ci eravamo lasciati: touche gallese, maul, avanzamento senza possibilità di opposizione, Harry Thomas che diventa tallonatore metaman e Galles che mette il naso avanti (15-17).

Un piazzato facile facile di Fasti produce un altro sorpasso (18-17), poi il Tmo in due occasioni grazia l’Italia: prima non trova il fotogramma che tolga i dubbi su un’altra meta di Thomas (sotto al pallone spunta la mano di Miranda), poi torna indietro per scovare un intervento pericoloso su Milano all’inizio dell’azione che aveva portato alla splendida meta di Gemine. L’Italia non sfrutta la grazia ricevuta, si costruisce occasioni che poi spreca regalando in successione due touche agli avversari, fino al patatrac: altro punto d’incontro, Milano si tuffa sul mucchio, Ford centra i pali (18-20). C’è ancora il tempo per la splendida fuga di Faissal, tuffo e palla che beffarda gli scivola sotto alla pancia. Il Tmo conferma che non è meta.
L’ultimo brivido al 79′ quando Il seconda linea Gemine viene punito al breakdown. I giocatori gallesi temono che sia il preludio al sorpasso al fotofinish, ma Fasti non riesce a sfruttare l’opportunità con l’ultimo calcio della partita. La maledizione del Galles ha un seguito.
«Dispiace per i ragazzi – sussurra Roberto Santamaria – abbiamo pagato la loro abilità nel breakdown in cui dobbiamo essere più precisi. Dispiace ma ci sono tante cose positive, la capacità della mediana di gestire il territorio, la mischia chiusa, il fatto che i ragazzi non hanno mollato fino all’ultimo minuto. Andiamo avanti e prendiamola come occasione di crescita».
Italia v Galles 18-20 (15-10)
Italia: Pietramala (60’ Celi); Ducros, Zanandrea (69’ Ioannucci), Todaro, Faissal; Fasti, Beni (63’ Sari); Milano (Cap), Casartelli (69’ Bianchi), Miranda; Opoku-Gyamfi (14’-25, 69’ Midena), Redondi; Vallesi (60’ Bolognini), Caiolo-Serra (69’ Casiraghi), Pelliccioli (60’ Brasini) all. Roberto Santamaria
Galles: Delnevo (69’st Evans); Boschoff, Roberts, Emanuel, Bowen; Wilde (46’ Ford), Franklin (60’ Davies); Minto, Beddall (Cap), Gwynne (3’-14’, 69’ Jones); Gemine, Jenkins (69’ Cottle); Scott (60’ Pritchard), Thomas (62’ Hurley), Trevett (68’ Emanuel). all. Richard Whiffin
arb: Morgan White (HKCR)
Player of The Match: Harry Thomas (Galles)
Marcatori: 2’ cp. Fasti; 16’ meta Ducros; 25’ meta Bowen; 31’ meta Thomas; 40’ meta Casartelli tr. Fasti; s.t. 50’ meta Thomas tr. Ford; 54’ cp. Fasti; 68’ cp. Ford
Nella foto del titolo una carica del pilone gallese Louie Trevett (foto WRU)