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E così la meta più bella del Sei Nazioni 2024 è quella di Lorenzo Pani a Cardiff, quella del 18-0, 45′ minuto, con il Galles in massima pressione sull’Italia a inizio ripresa. Meta in prima fase con un’azione denominata “Mango”, studiata per la partita con la Scozia, ma non usata. “Avevamo tanti lanci di gioco preparati per gli scozzesi, c’era anche questo, ma non lo avevamo usato, così visto il poco tempo a disposizione prima della trasferta in Galles abbiamo deciso che poteva venire buono”, ha svelato il ct azzurro Gonzalo Quesada a fine partita. Più che buono, ottimo. Il 64% dei votanti, (i tifosi del Sei Nazioni) ha scelto quella meta come la migliore di tutto il Torneo. Eppure a ben vedere è nata su un errore di passaggio.

Rivediamola. Touche su Federico Ruzza che la prende a due mani, forse i gallesi si aspettano il drive, ma Ruzza non fa tempo a scendere che la palla gliel’ha già presa dalle mani Lamaro che la dà a Nicotera che sta raddoppiando e qui il tallonatore azzurro fa uno dei passaggi più brutti della sua carriera, alto, dietro la testa di Menoncello che sta arrivando come un missile, solo che il tre-quarti centro azzurro è in stato di grazia, come niente fosse prende quella salacca e la passa in una frazione di secondo a Varney che sta raddoppiando.

Siamo al sesto cambio di portatore in meno di tre secondi. Il settimo è Varney che passa a Brex. Brex quest’anno si è distinto per essere stato il più preciso nei passaggi no look dietro la schiena del compagno a lui vicino. Ne esegue uno perfetto per Garbisi, ottavo passaggio. Garbisi tiene palla una frazione di secondo perché entra in velocità venendo dall’ala opposta Monty Ioane, nono passaggio. Il buco nella difesa gallese è enorme, Ioane attira un difensore e serve Pani. Decimo cambio di portatore dopo nove secondi dal lancio in touche. “Ho pensato: ‘Allargo o rientro? Sono rientrato'”, dirà poi l’estremo azzurro. Fa un piccolo, quasi impercettibile, step che manda a farfalle due difensori gallesi e spiana la strada verso la meta.

Paolo Renzoni, ex mediano di mischia del Cus Firenze, poi allenatore del minirugby del Sesto ci scherza sopra: “Voi non sapete in Under 10 quante partite ci ha fatto vincere Lorenzo con quel cambio di direzione”. Anche dopo, comunque. Unico neo, se proprio vogliamo, l’esultanza alla Ronaldo dopo la meta (“Sono un suo tifoso fin da piccolo”, dice Lorenzo Pani), ma è stata una frazione di secondo, lo stavano già abbracciando tutti, per fortuna.

Nella foto di apertura l’esultanza “alla Ronaldo” di Pani dopo la meta (Foto SixNations)

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