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La prima meta, a novembre 2020, contro i Dragons, nel Monigo vuoto per il Covid. Due anni dopo, la prima in Nazionale allo Stade del France, contro la Francia nei Sei Nazioni. Il più giovane marcatore di sempre nel Torneo. Tommy è uno che va veloce, lo ha sempre fatto. E adesso è stato nominato miglior giocatore del Sei Nazioni 2024. Che effetto fa essere considerato il giocatore più forte d’Europa? “Ma io ho ancora tanto da imparare, soprattutto da chi è più forte di me”. Chi per esempio? […]

Parliamo di professionismo: si può essere professionisti al 100% a 21 anni? “Cerco di esserlo, ma anche di godermi, quando possibile, la mia età. Diciamo che lavoro seriamente, mi impegno, ma che non ho grandi problemi di dieta e di recupero, per esempio. I miei 105 chili non richiedono che a tavola faccia molti sacrifici. Mi piace mangiare e lo posso fare, ovviamente, senza esagerare”.

Come hai vissuto la Coppa del Mondo, infortunato, da spettatore? “Con grande frustrazione, non mi piace vedere la partite dalla tribuna. E all’inizio, quando mi sono fatto male è stato brutto pensare che non sarei andato al Mondiale. Poi ho pensato solo a recuperare e a tornare il prima possibile”. 

Questi sono alcuni brevi stralci di una lunga intervista che Menoncello ha concesso a Allrugby (il numero 190 sarà disponibile nei primi giorni della prossima settimana) in cui racconta la sua vita di giovane giocatore professionista, fuori e dentro il campo, gli affetti, gli hobby e le emozioni.

Tommaso Menoncello tra Paolo Garbisi (a sinistra) e Nachio Brex nel match contro il Galles lo scorso 16 marzo (Ryan Hiscott/Federugby via Getty Images)

Di lui, nello stesso numero della rivista, (clicca qui per abbonarti e leggere sia l’intervista che l’analisi di Pozzebon). Walter Pozzebon spiega le caratteristiche di gioco al fianco di Nacho Brex, una coppia di centri che i tecnici hanno giudicato la migliore del Sei Nazioni.

“Riguardarsi le loro partite, magari al rallentatore – scrive Pozzebon -, rivela l’assoluto livello della loro armonia e diventa, per un ex-centro come chi scrive, quasi una necessità.
Si potrà riscontrare infatti che l’intesa si nasconde nei dettagli, spesso così sfuggenti nell’ipercinesi del gioco moderno”[…]. 
Per il bene del gioco, e per la gioia dei nostri occhi, la speranza è che i Brexoncellos (come qualcuno ha iniziato a chiamarli) possano giocare ancora a lungo insieme sia a Treviso che in Azzurro.

“Il premio proprio non me l’aspettavo – ha detto Menoncello -, anche se io lavoro ogni giorno per questi traguardi, ma l’obiettivo non era arrivarci così presto, magari tra qualche anno…”.

Con il 33% dei 146.000 voti degli appassionati il centro del Benetton ha preceduto il terza linea inglese Ben Earl (26%), l’irlandese Bundee Aki (29%) e l’ala della Scozia Duhan van der Merwe (12%).

Questi i vincitori delle precedenti edizioni

2004: Gordon D’Arcy – Irlanda

2005: Martyn Wlliams – Galles

2006: Brian O’Driscoll – Irlanda

2007: Brian O’Driscoll – Irlanda

2008: Shane Williams – Galles

2009 Brian O’Driscoll – Irlanda

2010: Tommy Bowe – Irlanda

2011: Andrea Masi – Italia

2012: Dan Lydiate – Galles

2013: Leigh Halfpenny – Galles

2014: Mike Brown – Inghilterra

2015: Paul O’Connell – Irlanda

2016: Stuart Hogg – Scozia

2017: Stuart Hogg – Scozia

2018: Jacob Stockdale – Irlanda

2019: Alun Wyn Jones – Galles

2020: Antoine Dupont – Francia

2021: Hamish Watson – Scozia

2022: Antoine Dupont – Francia

2023: Antoine Dupont – Francia

2024: Tommaso Menoncello – Italia

La foto di apertura scattata a Roma in occasione di Italia-Inghilterra è di Ottavio Tomasini 

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