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Non c’è traccia del dominio annunciato dentro al romantico Recreation Ground di Bath, la giovanissima Italia (nel XV iniziale 6 azzurri sono al primo anno di under 20) fa passare una brutta serata ai Campioni del Mondo d’Inghilterra (solo 2 nati nel 2006), dimentica la grandinata di mete subita con la Francia e inventa una partita tutto orgoglio e aggressività. Alla fine vincono (33-24) i bianchi della rosa, perché sono più grossi, più alti, più avvezzi ai ritmi dell’alto livello, ma la macroscopica differenza scritta dalla bilancia, dal metro e dall’esperienza, in campo non si nota.

Giacomo Milano, a destra, con il capitano inglese Tom Burrow, al centro l’arbitro statunitense lex Weiner (foto RFU).

L’Italia dei giovani è presente, sa che deve votarsi al sacrificio e lo fa con abnegazione, sbaglia qualche placcaggio di troppo ma contro quegli armadi a due ante è dazio fisiologico. Dopo 8 minuti di studio va addirittura in vantaggio, la meta di Malik Faissal è un gioiello per tempismo, velocità, doti acrobatiche: Celi con il piede disegna una traiettoria perfetta, l’ala di Parma stravince la battaglia aerea con Ridl, muove le gambe e vola in tuffo oltre la linea. Gli inglesi non ci stanno, sembrano suonati, la loro spocchia e un gioco ortodosso li vorrebbe veder straripare, ma dall’altra parte trovano la migliore Italia del Torneo e faticano da matti, diventano fallosi (14 penalties concessi contro i 5 azzurri) si innervosiscono di fronte ai placcaggi in avanzamento di Casartelli e ai grattacapi che i piccolotti azzurri gli creano in mischia. Il pareggio (7-7) arriva alla prima azione straripante, con il pallone che viaggia veloce al largo dove è schierata sola soletta la terza linea Timmins. L’Italia accusa il colpo e riparte, ancora Faissal, ancora uno slalom mortifero, su un fazzoletto di campo ne mette a sedere 6 e confeziona una meta bella e impossibile. La serata della tempesta di mete è scongiurata, anche se gli inglesi capiscono che non c’è da scherzare, si compattano, usano il fisico, sfruttano un isolato, imperdonabile, errore della touche azzurra e con 2 mete di forza (Burrow e Gulley) si regalano un riposo di relativa tranquillità (21-12).

L’Italia però ha chiaro il proprio piano di gioco, sbaglia troppo con il piede, ma quando il pallone è ad altezza d’uomo prende in mano le operazioni. Da un break del solito Faissal nasce l’ondata che porta in meta Casartelli, poi alla ripresa del gioco Hall con il fisico travolge l’estremo sacrificio di Fasti e si prende il bonus offensivo. Ma non è finita, Drago (ottimo il suo esordio) imita Faissal, rompe 3 placcaggi e con 2 avversari appesi al collo segna la meta della grande illusione (28-24) e del punto di bonus azzurro. Ci sarebbe il tempo per sognare, solo ad avere forza e pazienza per partire dai propri 22. Fasti, invece, libera in touche. Palla agli inglesi, rimessa arpionata dai giganti, metà campo a doppia velocità, Bracken sulla bandierina. Fine dei giochi, ma questa Italia ondivaga nella sera di Bath all’improvviso sembra essersi ritrovata per lanciare un messaggio di speranza ai fratelli maggiori: il Sei Nazioni è così, ogni partita è una vicenda a sè. Dimenticare la Francia è un obbligo, anche per loro, anche dentro Twickenham.

Bath, Recreation Ground, 7 marzo 2025

Inghilterra v Italia 33-24 ( primo tempo 21-12)

Inghilterra: Pearson; Bracken, Hall, Allison, Ridl (58’  Kinder); Bellamy (68’  Davies), Hanson (56’ Davis); James, Timmins (62’  Treacey), Kpoku; Burrow (Cap) (68’ Beckerleg), Sodeke (73’ Maka); Raymont, Gulley (56’  Tuipulotu), Scola (47’ McEachran).  all. Mark Mapletoft
Italia: Fasti; Drago, Todaro, Ducros, Faissal (62’ Zanandrea); Celi, Bellotto (65’ Beni); Milano (Cap) (71’ Melegari), Casartelli, Bianchi; Opoku-Gyamfi (48’ Redondi), Midena (68’ Fardin); Vallesi (65’ Bolognini), Corvasce (62’ Casiraghi), Pelliccioli (65’ s.t. Boccato) all. Roberto Santamaria
arb: Lex Weiner (USAR)
TMO: Sam Grove-White (SRU)

Marcatori: 8’ meta Faissal tr. Fasti (0-7); 12’ meta Timmins tr. Bellamy (7-7); 15’ meta Faissal (7-12); 17’ meta Burrow tr. Bellamy (14-12); 21’ meta Gulley tr. Bellamy (21-12) ;  secondo tempo. 55’ meta Casartelli (21-17); 57’ meta Hall tr. Bellamy (28-17); 77’ meta Drago tr. Todaro (28-24); 80’ meta Bracken (33-24)
Cartellini: 47’ giallo a Bracken
Calciatori: Fasti (Italia U20) 1/3; Bellamy (Inghilterra U20) 4/4; Todaro (Italia U20) 1/1; Davies (Inghilterra U20) 0/1
Punti in classifica: Inghilterra U20 5; Italia U20 1

nella foto del titolo la meta dell’inglese Timmins, la prima della formazione della rosa (RFU)

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