
Le Crunch è un terremoto per il cuore, è un’emozione che galoppa, senza un arresto. L’Inghilterra si scrolla di dosso la fama di squadra che cede nel finale, sempre vicina a prendere scalpi importanti per rimanere molto spesso a mani vuote. Ora, il contrario: 26-25, per cancellare il terribile 10-53 di due anni fa. Bianchi sempre a tallonare i Galli per dare il colpo di artiglio a meno di un minuto alla fine su un colpo di genio di Fin Smith, alla prima partenza da titolare, che pesca Daly nell’intervallo giusto. La Francia imbattibile è già battuta. La chance di Grande Slam resta nelle mani di Scozia e Irlanda che domani se la vedranno tra loro.

Finn Smith festeggia il successo inglese, alle sue spalle Ollie Chessum (foto Six Nations)
Errori da punti esclamativi: Bielle-Biarrey smarrisce la palla che gli era stata offerta da Barassi; Ramos non centra i pali da posizione centrale e neppure da lontano; Dupont vuole agganciare a una mano l‘ovale che Ramos gli aveva allungato in uno dei suoi raid ed è costretto a vederla rotolare l’oltre la linea laterale. E sullo stesso canone si attesta Penaud dopo che i francesi avevano invaso i 22 metri dei bianchi. E’ evidente che la Francia sbaglia ma quando dispiega le ali è pericolosa. L’Inghilterra attende, prova a fermare questi improvvisi andando a poggiare su Tom Curry e su Earl. Il primo ingresso nella zona calda dei Galli arriva solo dopo 20’.
Dupont ricorda di esser stato battezzato il Messi del rugby: raccoglie un pallone che Moefana aveva dimenticato, cerca e trova Penaud che ha abbandonato la destra. Calcetto che diventa un magnifico invito per Bielle-Biarrey che appone un’altra firma. Da posizione difficile Ramos ritrova la solita mira. Marcus Smith frulla e prova a riversare fosforo su Le Crunch, il gioco al piede di Slade allenta la pressione dei Galli e la volontà degli avanti portano la Rosa nella zona calda. Una serie di cariche, un pallone riaperto in qualche modo da Fin Smith e lo spazio giusto trovato da Ollie Lawrence, uno dei più positivi a Dublino e pronto a concedere il bis. Gran ritmo e 7-7.

La meta di Penaud che ha illuso di francesi (foto FFR)
Ritmo anche più frenetico appena iniziano i secondi 40’ e Francia che allunga a 7-13 con Ramos. Ed è qui che prende in mano la squadra e il match Fin Smith che calcia per Freeman: Bielle-Biarrey che prova la raccolta volante viene bruciato. L’altro Smith, Marcus, butta una non difficile conversione e concede il bis su piazzato poco dopo che l’accoppiata bordolese Bielle-Biarrey-Penaud aveva seminato il panico, andando oltre la linea. Per Penaud il record di Serge Blanco è sempre più vicino. Le montagne russe dell’emozione sono solo all’inizio: il giovane pilone Baxter, dalle guance color porpora, porta la palla sulla linea, Smith (Fin) mette in mezzo ai pali: 19-18. Dupont avvia quel che si trasforma in una fase di gioco rotto: superiorità numerica dei Bleus e seconda meta di Bielle-Biarrey: 19-25 e di tempo ne rimane poco, quel che basta a Smith per creare, a Daly per segnare.
Inghilterra – Francia 26-25 (primo tempo 7-7)
Inghilterra
Mete: Ollie Lawrence (35′), Tommy Freeman (57′), Fin Baxter (69′), Elliot Daly (78′); trasformazioni: Marcus Smith (35′), Fin Smith (70′, 79′).
Francia
Mete: Louis Bielle-Biarrey (29′, 74′), Damian Penaud (60′); trasformazioni: Thomas Ramos (30′, 75′); cp: Thomas Ramos (49′, 55′)
Nella foto del titolo Elliot Daly lanciato verso la meta della vittoria dell’Inghilterra (foto RFU)