
Due giornate e l’Irlanda è già in fuga: due vittorie con bonus offensivo e la chance di poter puntare sul terzo titolo nel Torneo, sul Grande Slam e per cominciare, tra due settimane a Cardiff, sulla Triplice Corona.
Qualcuno aveva parlato di sabbia o sassolini dentro i perfetti meccanismi dei verdi. Meglio ricredersi. Sono sempre gli stessi e a valutarne gli effetti sono gli scozzesi che per i primi 39’ devono subire l’aggressività dei trifogli. Giusto una pausa momentanea concessa ai blu, a cavallo del riposo, per la meta volante di Van der Merwe (pezzo di bravura e perla estetica del pomeriggio a Murrayfield), al 39’, così come, alla ripresa delle ostilità, per la breve parentesi in cui gli scozzesi si riportano sotto il break, con due punizioni di Kinghorn. Ma è una parentesi temporanea, i campioni in carica ritrovano quel ritmo assillante che non lascia scampo. Arrivano le mete di Lowe, sempre perfetto nell’assorbire il placcaggio e andare sino in fondo, e di Conan, una delle più brillanti “riserve” del mondo ovale.

La meta del numero 9 White a pochi istanti dalla fine è servita soltanto a regalare un sorriso finale al pubblico di Murrayfield e al plurimedagliato olimpico, lo sprinter Chris Hoy, che sta combattendo contro una grave malattia e ha consegnato il pallone per il calcio d’inizio, tra l’ovazione dei 67 mila accalcati sulle tribune.
Sir Chris Hoy (foto Scottish Rugby)
Nella prima parte gli scozzesi erano stari costretti a un continuo e perpetuo arretramento, avevano subìto la prima meta dopo 7’ (passaggio di 15 metri di Prendergast per Nash che deve solo depositare l’uovo) e incassata l’altra poco dopo la mezz’ora con uno sfondamento in velocitò di Doris, innescato da una poderosa spinta della mischia e dal frizzante Gibson Park.
Al 13’ c’era stato anche il cartellino giallo a Duhan Van der Merwe, per fallo su Nash lanciato verso un’altra opportunità di meta.
Scozzesi messi alle corde anche un episodio di fuoco amico: Russell e Graham si incornano a vicenda per cercare di fermare un’incursione di James Lowe. Partita sospesa per quasi un quarto d’ora: Finn esce per il controllo concussion e va a sedersi in panchina pe non lasciarla più; Darcy lascia il prato sulla barella motorizzata. La presenza in tribuna di un tifoso eccellente, l’attore/regista Gerald Butler, non ha portato bene ai blu che ancora una volta vedono frustrate le loro ambizioni di interrompere la serie di vittorie irlandesi nel confronto diretto: con quest’ultima sono diventate undici consecutive, dal 2017 in poi. Prossima fermata per la formazione di Greg Townsend la Calcutta a Twickenham.

Classifica: Irlanda 10, Francia 6 (+42), Inghilterra 6 (-4), Scozia 5, Italia 4, Galles 1. 22 e 23 febbraio: Galles-Irlanda, Inghilterra-Scozia, Italia-Francia.
Scozia – Irlanda 18-32 (primo tempo 5-17)
Scozia
Mete: Duhan van der Merwe (40′), Ben White (75′); trasformazioni; Blair Kinghorn (75′); cp:Blair Kinghorn( 42′, 48′)
Irlanda
Mete; Calvin Nash (7′), Caelan Doris (30′), James Lowe (53′), Jack Conan (58′); trasformazioni: Sam Prendergast (8′, 31′, 54′); cp; Sam Prendergast (22′, 69′)
Nella foto del titolo una carica di James Lowe (@INPHO/Dan Sheridan)