Al Lanfranchi, sotto la pioggia battente, ai sudafricani basta una sola meta, quella di Van der Merwe dopo 27 minuti di gioco per aggiudicarsi una partita disputata su un campo fradicio e con il pallone difficilissimo da controllare alla mano.
In un match giocato in gran parte sugli errori degli avversari, alla fine la squadra di Massimo Brunello deve recriminare sul fatto di non aver saputo approfittare delle proprie occasioni, in particolare, un paio nel finale: una bella giocata in velocità dei trequarti, una delle rare visite nella giornata, con l’ultimo passaggio di Morisi per Gesi finito a terra a pochi metri dalla meta, e a tempo scaduto una lunga sequenza di attacco nei 40 metri dei Lions senza riuscire a capitalizzare nemmeno un calcio di punizione. L’ultimo tentativo di Gesi è finito con la Zebre aggredita da un branco di Lions che hanno letteralmente portato in touche il giocatore di casa, fischio finale e sipario.
Match la cui prima svolta è arrivata, nel primo tempo, poco prima della mezzora, con le Zebre in vantaggio 6-0 grazie a due calci di punizione di Montemauri e i Lions in difficoltà nel giocare il pallone sotto la pioggia e l’aggressione delle Zebre. Bene Zambonin, Licata e Ruggeri negli attacchi per linee dirette.
Al 27’, gli ospiti, in attacco, commettono un’infrazione e l’arbitro decreta il penalty a favore della franchigia parmigiana. Dopo il fischio, Fusco spinge l’avversario che non gli permette di recuperare velocemente il pallone e l’arbitro gira la punizione, servendo un’opportunità ai sudafricani che vanno in touche: spinta, altro calcio di punizione, touche da distanza ravvicinata, pick and go, buona difesa sulla linea delle Zebre, fino all’apertura a largo per la meta dell’ala. Dalla bandierina Nohamba aggiunge due punti preziosissimi, per il momentaneo 7-6., ma, subito prima del riposo, manca il calcio del possibile 10-6. Che arriva, invece, immediatamente dopo l’intervallo, quando sul calcio di invio dei sudafricani Prisciantelli si fa sfuggire il pallone nella raccolta da terra. Sulla mischia successiva, le Zebre concedono il calcio di punizione che Nohamba trasforma da distanza ravvicinata.
Identico copione sul successivo calcio di invio di Montemauri dalla metà campo: la palla sfugge al ricevitore, mischia e calcio di punizione contro i Lions. Le Zebre vanno in touche ma non sfondano, finché, con il vantaggio, decidono di optare per i tre punti: 10-9.
Da lì in poi il punteggio non si schioda più fino al fischio finale: Montemauri non sempre gestisce nel miglior modo il gioco al piede, un paio di calci rasoterra non producono il risultato sperato facendo arrabbiare Brunello in tribuna.
Poi Ruggeri commette un’ingenuità in touche regalando un calcio di punizione, che gli avversari cercano di sfruttare andando a giocare nei 22 delle Zebre. Bella difesa, turnover, mischia per i padroni casa e ottima liberazione di Fusco che rispedisce la minaccia indietro di 50 metri.
Si andrà avanti così fino alla fine fra intuizioni interessanti, qualche bella giocata di Prisciantelli, e palloni sprecati senza attenzione. Con nove minuti ancora da giocare Montemauri manca il calcio del possibile sorpasso.
Al 79’ un bel 50/22 di Bertaccini, fresco di convocazione in nazionale, porta le Zebre nei 22 dei Lions per l’assalto decisivo, il pallone finisce nelle mani degli avversari la cui liberazione problematica dalla linea di meta viene facilitata da un fallo degli avanti parmigiani che regalano un calcio di punizione e finiscono costretti a tornare a giocare nella propria meta campo.
Dell’ultima incursione di Gesi si è detto. Lions imbattuti dopo cinque giornate (per loro quattro partite), Zebre che salgono a sette punti, come i Dragons, battuti in serata dal Benetton a Newport.
Statistiche quasi tutte pari (10 calci di punizione a testa, quasi identico il numero di placcaggi, 95 quelli dei padroni di casa, 97 quelli dei Lions), la leggera prevalenza delle Zebre sia nel possesso (52%) che nel territorio (idem) deve aumentare il rammarico degli sconfitti che non hanno saputo trasformare in punti la leggera superiorità espressa nel gioco.
Zebre Parma v Emirates Lions 9-10 ( primo tempo 6-7)
Zebre Parma: Prisciantelli; Trulla, Bertaccini, Morisi (76’ Paea), Gesi; Montemauri, Fusco (temp. 7-19’ Garcia; 63’ Garcia); Licata (63′ Andreani), Bianchi (76’ Milano), Ruggeri, Zambonin, Canali (60’ Krumov); Pitinari (44’ Nocera), Di Bartolomeo (60’ Bigi), Fischetti (63’ Rizzoli). all. Massimo Brunello
Emirates Lions: Horn; Kriel, Van Wyk (66’ Cronje), Louw, Van der Merwe (73’ Maxwane); Nohamba, Van der Berg (56’ Steyn); F.Horn , Cairns, Pretorius (63’ Du Plessis); Nothnagel, R.Schoeman (55’ Delport); Van Vuuren (56’ RF SCchoeman), Visagie (52’ Botha), J. Schoeman (56’ Pohlmann). all. Ivan Van Rooyen
arb: Ben Connor (WRU)
Marcatori: 15’ cp. Montemauri; 22’ cp. Montemauri, 27’ meta Van Der Merwe tr. Nohamba; s.t. 44’ cp.Nohamba; 48’ cp. Montemauri
Nella foto del titolo, Matteo Canali impegnato in una maul (Credit ©INPHO/Matteo Ciambelli)