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È una meraviglia quella che ci regala la meglio gioventù d’Italia, vince dove mai aveva vinto, piegando (23-20) la Francia tricampione del mondo Under 20. Succede a Béziers, terra di antiche passioni ovali. In un match che esalta l’Italia dei giovani e il suo splendido rugby antico, che potrà pure far storcere il naso ai profeti del nuovo e bello per forza, ma in una serata da ricordare è commovente e ruvido, costruito su una mischia che sa di roccia e una difesa che sa di perfezione. Vince l’Italia e questa volta non sembra vero, vince e detta le regole del gioco, perché il rugby è questo, conquista e sacrificio, difesa e che siano gli altri a trovare le soluzioni. Massimo Brunello si mette al petto una coccarda luminosa, ha usato il flop dell’esordio con l’Inghilterra per far crescere i suoi ragazzi, ha lavorato sui particolari e li ha trasformati in punti di forza, è tornato alle basi del gioco e se quelle basi sono solide, questo è il risultato. É una delle più belle serate del rugby italiano, in era Sei Nazioni mai l’Italia dei giovani aveva messo all’angolo la Francia della profondità di scelte, della qualità di uomini e mezzi, della quantità spropositata di talento, dei gioielli grezzi che giocano in campionati prestigiosi. Azzerate le differenze con la mischia e il tanto estro là dietro, dove Belloni semina il panico e Elettri placca come un ossesso, con Casilio che inventa la meta che mette subito in chiaro ai padroni di casa che per loro non sarà una passeggiata, e Scalabrin, sempre lui, che trasforma in oro nell’ultimo ritaglio di prato disponibile, un bell’assalto del suo pack nel cuore dei ventidue dei Bleus. L’Italia al riposo è avanti (13-8), bella e ordinata, commovente.

Si riparte e il terrore di assistere a una sceneggiatura conosciuta è insopportabile, Pucciariello dalla piazzola regala l’illusione di poter volare verso l’impossibile, poi quella furia di ala che è Granell e, poco dopo, Bran-Boirie sembrano riportarci sulla terra. A lungo territorio e possesso sono proprietà esclusiva francese, Bozzo va dietro alla lavagna per 10′ per un colpevole placcaggio senza palla, il copione sembra scritto. Ma non per questa Italia, per questo pack (9 mischie vinte, 8 con tanto di calcio di punizione) che manda in tilt gli avversari, non per questa bella gioventù che riprende a macinare gioco e pressione, fino a piantare le tende in territorio nemico, ai calci di punizione che diventano mischie, alle mischie che diventano dominio, fino a quella definitiva con Botturi che si fa traghettare oltre la linea dalla sua invincibile armata. L’Italia è avanti e si disegnano 10 minuti di passione, ma questa volta sa soffrire, ha imparato a ingoiare amaro, conosce il sapore del fiele e non vuole più saperne, lotta in ogni fase, con disciplina (alla fine 13 calci di punizione guadagnati contro gli 8 concessi), placca con ordine, si immola fino al sacrificio finale. É tutto vero, come una vittoria che fa storia.

Per la stampa e i siti francesi (vedi foto sopra) la delusione “è enorme”.

E adesso che abbiamo saputo trovare la mappa del tesoro, non possiamo smarrirla. Fra tre anni sarebbe un delitto leggere un comunicato in cui si annuncia la fine del percorso di alta formazione per dei ragazzi che hanno vissuto queste stesse esperienze e poi si sono persi nel labirinto del nostro rugby. Abbiamo costruito con sapienza un tesoro. Una ricchezza per tutto il rugby italiano. Dopo una serata così sarebbe un delitto sperperarla.

Beziers, Stade Raoul Barriere, 23 febbraio 2024

Six Nations U20 – III Giornata

Francia U20 v Italia U20 20-23 (primo tempo 8-13)

Italia U20: Belloni; Scalabrin, Zanandrea (72’ De Villiers), Bozzo, Elettri; Pucciariello, Casilio (75’ Jimenez); Botturi, Bellucci, Zucconi; Gritti, Mirenzi (45’ Milano); Gallorini (63’ Ascari), Siciliano (57′  Gasperini), Pisani (63’ Pelliccioli) all. Massimo Brunello

Francia U20: Mousques; Biasotto, Brau-Boirie, Taccola, Granell (67’ Cowie); Cotarmanac’h, Zamora (55’ Souverbie); Perrin (69′  Traversier), Tolofua, Zinzen; Corso, Mezou; Aouad (67′ Duchene), Couly (41’ Akrab), Julien (41’ Mistrulli; 70’ Julien) allSebastien Calvet

arb: Ian Kenny (SRU)

Marcatori: 5’ meta Casilio; 10’ cp. Cotarmanac’h; 18’ cp. Pucciariello; 20’ meta Zamora; 24’ meta Scalabrin; secondo tempo: 42’ cp. Pucciariello; 44’ meta Granell; 61’ meta Brau Boirie tr. Cotarmanac’h; 70’  meta Botturi tr. Pucciariello

Cartellini: 45’ Bozzo (Ita)

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