vai al contenuto principale

Il rugby italiano è il Sei Nazioni, ha detto il presidente federale con una certa enfasi alla presentazione del Torneo, tre settimane orsono.

Un bell’allargamento di orizzonti, rispetto al giorno della sua elezione, quando sull’onda delle tante sconfitte consecutive subite dagli Azzurri disse: “ci vogliono cacciare…? Pazienza, il rugby italiano c’era prima del Sei Nazioni a continuerà ad esserci anche dopo”. Nell’esaltazione del momento il numero uno della Fir si lasciò sfuggire anche un messaggio assai sfrontato: “Io sono la base…”.

Tre anni dopo le cose sono un po’ cambiate, sarà il fascino dell’alto livello, saranno le sirene romane, le tribune d’onore, i contatti altolocati…Insomma il messaggio è chiaro: la base faccia la base, qui ci sono cose più importanti di cui occuparsi: la nazionale, le franchigie, gli sponsor, World Rugby, i rapporti con la politica e via andare.

Ora la base va talmente per conto suo che domenica le partite dei campionati di Serie A, B e C (più base delle serie minori non c’è…) si giocheranno praticamente tutte in contemporanea con quella dell’Italia a Dublino.

Anticiparle, nella maggior parte dei casi, è impossibile: incastrare le diverse categorie nei nostri poveri impianti è un sudoku che non consente variazioni. Spostarne una di mezz’ora manderebbe in tilt il programma di tutta la giornata.

Pertanto all’intero movimento, di fatto, sarà precluso, seguire la sfida dell’Italia all’Irlanda nel Sei Nazioni, ovvero le vicende di quel vertice di cui tutti gli altri dovrebbero essere il sostegno quotidiano.

E poi, chi andrà a seguire le partite in tribuna sui campi, più o meno di periferia, quando in televisione c’è la nazionale, a maggior ragione dopo la bella figura fatta all’esordio del Torneo contro l’Inghilterra a Roma?
Se si voleva rappresentare plasticamente lo scollamento tra base e vertice non c’era modo di farlo in una maniera migliore: un alto livello lontano, lontanissimo da tutto e tutti, al punto che non si può nemmeno ammirarlo in televisione.

Vabbè, sabato ci sono Scozia-Francia e Inghilterra-Galles, si può comunque trascorrere un bel pomeriggio. Come al tempo del Cinque Nazioni.

Torna su