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Giornata storica per il rugby italiano e a dir poco memorabile per il nostro settore arbitrale. Andrea Piardi è stato designato come arbitro per un match del Torneo delle 6 Nazioni 2024: Irlanda – Galles, a Dublino.

È la prima volta in assoluto per un direttore di gara italiano nel torneo più antico e prestigioso del mondo ovale.

Un appuntamento atteso dal nostro movimento dal 2000, un traguardo raggiunto con grandissimo merito da Andrea, ragazzo serio e competente, appassionato e preparato; un Arbitro con la A maiuscola che si è sempre distinto per le sue doti e la sua capacità, sui campi regionali, che su quelli nazionali e internazionali.

Con Andrea posso dire di aver sempre condiviso una stima reciproca, sportiva e personale, da quando ricoprivo il ruolo di Presidente della Commissione Nazionale Arbitri. L’ho subito considerato un vincente sin dalla partenza del suo percorso arbitrale. Il suo merito è stato quello di saper attendere, nel non aver avuto fretta, nel non essersi mai messo a confronto con colleghi provenienti da Federazioni che nel più classico classismo ovale molti ritengono inferiori o superiori.

Per Fir è stata un’attesa lunga 24 anni, e sarà altrettanto lunga quella di queste settimane per vederlo al centro del big match del 24 febbraio a Dublino. Avrà come assistente sul manto verde dell’Aviva, l’ex compagno di squadra delle giovanili del Brescia, il suo gemello, amico e collega Gianluca Gnecchi. Due campioni per un sogno ovale tinto d’Azzurro.

I due in questi giorni sono in Sudafrica dove sabato Piardi dirigerà il match di Champions Cup tra Bulls e Saracens, mentre Gnecchi arbitrerà Sharks – Section Paloise, di Challenge Cup.

“Ieri sera abbiamo festeggiato con una cenetta a due – scherza Piardi –, per metabolizzare l’emozione dell’esordio ci sarà tempo. Certo è un giorno importante, ma io non sono uno abituato a eccedere nelle esternazioni. Sono contento? Sarei bugiardo se dicessi di no. È certamente una grande soddisfazione”.

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