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Serata da dimenticare per la Benetton Treviso che da Galway torna a mani vuote, senza certezze e senza punti in classifica, esce dalla zona playoff e si ritrova impelagata nel mucchio selvaggio che sgomita per un posto al sole. Alla fine vince (38-30) Connacht perché ha più voglia di farlo, Treviso sembra poter disporre degli avversari quando vuole, ha individualità migliori e un gioco di attacco che in ogni momento potrebbe far saltare il banco, ma non ha precisione, aggressività in difesa e quell’istinto del killer che in queste partite in cui ogni punto vale doppio è dote indispensabile.

Succede, e non è la prima volta in questa stagione vissuta in altalena dai Leoni della Marca, che in avvio di partita Treviso sembra non aver capito per quale dannato motivo si ritrovi in mezzo al campo, Connacht è più aggressivo, pronto su ogni pallone vagante, spietato in quel gioco multifase che non sarà il massimo per lo spettacolo, ma paga sempre un bel gruzzolo di dividendi. Nel primo quarto d’ora c’è solo una squadra in campo, i veneti aspettano l’avversario e l’avversario li infilza come polli nello spiedo: meta di Treacy che beffa un Gallagher indeciso su cosa fare con una palla che piove dal cielo innocua, poi ci pensa Bolton a punire con una volata lungo la touche due placcaggi andati a farfalle. Partenza ad handicap (12-0), eppure di colpo la partita gira, come d’incanto l’apatia abbandona la squadra di Bortolami, si inizia a giocare, ad avanzare in difesa, a sfruttare la proverbiale indisciplina che è innata in ogni irlandese che si rispetti.

Albornoz punisce dalla piazzola tanta confusione altrui, adesso c’è solo Treviso in campo, Connacht è in affanno, si rifugia in un fallo dietro l’altro e in un amen incassa 3 mete che potrebbero mandarla al tappeto: prima Mendy, poi Uren e alla fine Zanon concretizzano azioni belle e precise, in cui si fa spettacolo e concretezza. Albornoz fa percorso netto dalla piazzola e quando si sta per andare negli spogliatoi per il giusto riposo la serata sembra volgere al bello (12-27). La meta di Boyle sul filo di lana (19-27) è fosforo per i padroni di casa, cianuro per gli ospiti.Nel secondo tempo la Benetton sparisce dal campo, non riesce a tenere a bada l’agonismo, o poco più, del Connacht, subisce in ogni angolo di campo, sbaglia placcaggi elementari e non riesce più a dare un senso alla sua partita. Chi subentra non riesce a cambiare l’inerzia della gara e così succede che Hurely Langton segna la meta del bonus offensivo per i suoi, poi Bolton quella del sorpasso (30-26) e infine Devine quella della condanna (38-30). In un attimo Treviso si ritrova con un pugno di mosche in mano, Connacht fa bottino pieno (5-0), mette la freccia in classifica e si scopre d’incanto in ottava posizione, in piena zona playoff.

Nelle statitistiche (Connacht in verde e Benetton in nero) parte della spiegazione della sconfitta, soprattutto sui difensori battuti, quindi placcaggi mancati

Adesso si fa dura, a 28 punti la nona posizione è un ammucchiata che non regala ottimismo: Lions, Scarlets, Ospreys, Stormers e Benetton, con Ulster che insegue a un’incollatura. In Irlanda Treviso si perde nei meandri di una classifica cortissima, l’obbligo è dimenticare in fretta una serata da incubo per non mandare all’aria la stagione.

Marcature: 5′ meta Treacy tr. Ioane, 12′ meta Bolton, 16′ p. Albornoz, 19′ meta Mendy tr. Albornoz, 25′ meta Uren tr. Albornoz, 30′ meta Zanon tr. Albornoz, 34′ p. Albornoz, 38′ meta Boyle tr. Ioane; 47′ meta Hurley-Langton tr. Ioane, 59′ p. Albornoz, 66′ meta Bolton, 72′ meta Devine tr. Hanrahan,

Note: Trasformazioni: Connacht 4/6 (Ioane 3/4, Hanrahan 1/2); Benetton Rugby 3/3 (Albornoz 3/3). Punizioni: Benetton Rugby 3/3 (Albornoz 3/3). Man of the match: Bolton (CON).

Connacht Rugby: 15 Piers O’Conor, 14 Shayne Bolton (68′ David Hawkshaw), 13 Hugh Gavin, 12 Cathal Forde, 11 Finn Treacy, 10 Josh Ioane (62′ Jj Hanrahan), 9 Caolin Blade (52′ Matthew Devine), 8 Paul Boyle (52′ Josh Murphy), 7 Shamus Hurley-Langton, 6 Cian Prendergast (C), 5 David O’Connor (62′ Oisin Dowling), 4 Darragh Murray, 3 Jack Aungier (64′ Sam Illo), 2 Dave Heffernan (64′ Dylan Tierney-Martin), 1 Peter Dooley (52′ Denis Buckley).

Head Coach: Pete Wilkins.

Benetton Rugby: 15 Rhyno Smith, 14 Ignacio Mendy, 13 Marco Zanon, 12 Malakai Fekitoa (74′ Federico Zanandrea), 11 Matt Gallagher, 10 Tomas Albornoz (68′ Jacob Umaga), 9 Andy Uren (69′ Alessandro Garbisi), 8 Toa Halafihi (62′ Simon Koroiyadi), 7 Jadin Kingi, 6 Alessandro Izekor, 5 Eli Snyman (C), 4 Giulio Marini (49′ Riccardo Favretto), 3 Giosué Zilocchi (62′ Tiziano Pasquali), 2 Bautista Bernasconi (64′ Agustin Creevy), 1 Thomas Gallo (64′ Nahuel Tetaz Chaparro).

Head Coach: Marco Bortolami.

Arbitro: Ben Breakspear (WRU).

Nella foto di apertura Gallo, palla in mano, attacca la linea del Connacht (Foto Benetton Rugby)

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