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Molto probabilmente è solo un caso. Ma qualcuno potrebbe anche pensare che queste Zebre, dalla metà di gennaio, quando sono scaduti i termini per le manifestazioni di interesse ed è stato chiaro che per loro non erano arrivate offerte convincenti, hanno avuto una reazione d’orgoglio. Si tratterà, per il futuro, di andare avanti con un budget più limitato, con un numero minore di giocatori di formazione straniera (che oggi hanno firmato tre delle quattro mete della formazione ducale) e di puntare di più sui giovani. Prospettiva da Cenerentola? Chissà, intanto però da quel 15 gennaio la squadra allenata da Massimo Brunello ha giocato tre partite, e tre ne ha vinte.

Festa Zebre per il terzo successo consecutivo (foto Stefano Delfrate)

Tutte in fila, era capitato solo un’altra volta, sette anni fa. E pazienza se dei tre successi consecutivi quello ottenuto in casa contro i Dragons gallesi, ultimi nella classifica dello United Rugby Championship, è stato il meno brillante. Soprattutto a causa di un primo tempo senza nerbo, nel quale si sono ceduti nettamente possesso e territorio agli avversari: niente a che vedere, anche e soprattutto in difesa, con le due prestazioni delle Zebre in trasferta, a Belfast e a Edimburgo, che avevano portato a vittorie esaltanti.

La ripresa, fortunatamente, ha rimesso a posto umori e valori. A partire dalla prima linea, i cambi hanno portato ai padroni di casa fisicità e determinazione, mentre la squadra gallese è scivolata indietro fra stanchezze e imprecisioni: basti dire che, considerando anche la meta realizzata alla fine del primo tempo, le Zebre hanno messo insieme un parziale di 24-0, chiudendo con una certa autorevolezza, benché costrette a giocare gli ultimi dieci minuti con l’uomo in meno, a causa del cartellino giallo a Fusco per antigioco.

La meta di Giovanni Licata, la prima delle quattro messe a segno dalle Zebre contro i Dragons (foto Stefano Delfrate)

Non era il comunque il caso di concedere un tempo agli avversari, meno confusionari e sbadati dei gialloblù di casa, da cui arrivavano errori e distrazioni in serie. Impressionanti le statistiche al riposo: i Dragons avevano avuto il 57% di possesso palla e avevano trascorso nell’altrui metà campo addirittura il 72% del tempo. Ed erano quasi sempre stati avanti nel punteggio. Alla fiera della penaltouche i britannici segnavano due volte con il tallonatore Coghlan: mete intervallate da quella di Licata al quarto d’ora, la prima volta che le Zebre entravano nei 22 metri avversari.

Alla mezz’ora il massimo vantaggio (+14) della squadra ospite: inguardabile la difesa parmigiana, con una serie di placcaggi sbagliati su Anderson, che fuggiva lungo l’out destro e serviva Westwood per il tocco vincente.

Appena prima dello scadere del primo tempo, dal nulla nasceva la meta che riapriva la partita. Bravo Gregory a contendere un pallone alto, da Prisciantelli a Licata fino a Stavile (probabilmente il migliore dei suoi) che trovava la diagonale per segnare in mezzo ai pali.

Bautista Stavile, sua la meta che ha chiuso il primo tempo (foto Delfrate)

Quattordici a ventuno alla fine del primo tempo, ma la ripresa cominciava all’insegna di un’altra musica. Subito un bel break di Nasove e una serie di attacchi nei 5 metri fino alla meta del pareggio, firmata Prisciantelli. Visto che a ogni marcatura pesante seguiva la trasformazione, si era sul 21 pari e le Zebre prendevano in mano il match. Senza fare meraviglie, e sicuramente senza ritmi vertiginosi, ma vincendo il confronto in mischia e nei punti d’incontro, con placcaggi puntuali ed efficaci.

E se Garcia, autore di un bellissimo contrattacco in coppia con Da Re, buttava via tutto con un passaggio criminale, al 20’ arrivava – nuovamente in mezzo ai pali – la prima meta stagionale di Paea. Sorpasso, vento definitivamente cambiato e Dragons che non riuscivano più a rendersi veramente pericolosi. Nemmeno negli ultimi dieci minuti giocati in superiorità e culminati, invece, con il piazzato di Prisciantelli che significava 31-21, togliendo agli avversari anche il punto di bonus difensivo.

Zebre Parma v Dragons RFC 31-21 (14-21)

Zebre Parma: Prisciantelli; Gregory, Paea, Mazza, S. Gesi (57’  Trulla); Da Re (68’ Montemauri), Garcia (51’ Fusco); Licata, Stavile, Ferrari (57’ Ruggeri); Krumov, Nasove (45’ Canali); Neculai (41’ Pitinari), Bigi (44’ Di Bartolomeo), Hasa (41’ Rizzoli) all. Massimo Brunello
Dragons RFC: Anderson; Dyer, Westwood, Owen, Hewitt; Reed (73’ Ford), Blacker (61’ Hope); Lewis-Hughes, Basham (49’ Langton-Cryer), Woodman; Nott, Davies (57’ Cummins); Coleman (65’ Latu), Coghlan (65’ Benjamin), Kelleher-Griffiths (76′ James) all. 
Filo Tiatia
Marcatori: 12’ meta Coghlan tr. Reed; 16’ meta Licata tr. Da Re; 26’ meta Coghlan tr. Reed; 31’ meta Westwood tr. Reed; 40’ meta Stavile tr. Da Re s.t. 41’ meta Prisciantelli tr. Da Re; 20’ meta Paea tr. Da Re; 39’ cp. Prisciantelli Cartellini: 70’ giallo a Fusco

arb: Eoghan Cross (IRFU)

Nella foto del titolo (Stefano Delfrate) la meta della vittoria delle Zebre di Fetuli Paea 

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