Si è svolto a Londra nella serata di giovedì 17 il sorteggio per RWC 2025, che vedrà per la prima volta sedici squadre competere per il titolo mondiale del settore femminile. Le prima squadre del ranking erano già state assegnate in ordine decrescente dalla pool A alla pool D. Le altre sono state sorteggiate per fasce, assegnando la prima sorteggiata al gruppo D e procedendo poi a ritroso sino al gruppo A. L’Italia era entrata com’è noto nella fascia B come ottava squadra del ranking grazie alla vittoria sul Sudafrica e alla concomitante sconfitta degli USA con l’Irlanda. La sorte ci ha accoppiati con Francia, Sudafrica e Brasile: vale a dire, le tre squadre con il ranking più basso nella rispettiva fascia, e l’unica tra le top four che abbiamo mai battuto, e per di più non in maniera del tutto occasionale. Vista la nostra tendenza a soffrire contro squadre molto fisiche, sarebbe probabilmente stato meglio avere il Giappone invece del Sudafrica, ma non ci si può certo lamentare. Detto questo, l’incontro (meglio: lo scontro) con le Springbok Women andrà approcciato con estrema cautela: il WXV 2024 ha evidenziato dei grossi miglioramenti da parte loro nel giro di un anno, ed è del tutto probabile che la tendenza continuerà sotto la guida di un coach esperto come Swys de Bruin. Soddisfazione – senza presunzione – per il sorteggio da parte di Elisa Giordano: “Certamente puntiamo a battere Sudafrica e Brasile, quanto alla Francia, contiamo di giocarcela al meglio delle nostre possibilità, anche in vista dei quarti”.
A questo proposito, il calendario del torneo prevede quarti di finale incrociati tra i gironi A e B, e C e D: pertanto, in caso di passaggio, alle Azzurre toccherebbero probabilmente o la Nuova Zelanda o l’Irlanda. In effetti è proprio il girone C quello dall’esito più prevedibile, in quanto difficilmente Spagna e Giappone saranno in grado di battere le Black Ferns o le verdi, rinate sotto la guida di Scott Bemand. Maggiore l’incertezza negli altri due gironi, con il derby “del Pacifico” tra Australia e USA nel gruppo A e quello celtico tra Scozia e Galles nel B, con Samoa e Figi destinate a un ruolo di comprimarie nei rispettivi gruppi. Curioso il fatto che ancora una volta il sorteggio tenda a mettere insieme vecchie conoscenze piuttosto che accoppiamenti più originali (Scozia-Galles, Australia-USA, etc…); ma nel complesso si configura, comunque, un torneo di grandissimo interesse. Rimane da vedere se l’Italia ci arriverà attraverso un processo di preparazione comparabile a quello delle sue rivali. In conferenza stampa, Nanni Raineri ha insistito molto sull’importanza di una piena collaborazione tra nazionale, franchigie e club per fare arrivare le giocatrici in condizioni ottimali all’evento. Speriamo che la strategia funzioni.