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Come un anno fa, il Benetton si ferma in semifinale. Ma al Gloucester c’è voluta più di un’ora per venire a capo di una partita cui la squadra di Bortolami è rimasta a lungo aggrappata con ferocia.

A fare la differenza probabilmente è stata la maggiore abitudine della formazione inglese a gestire i dettagli nei momenti topici di un match giocato ad alto ritmo e altrettanta intensità. Zach Mercer è stato protagonista assoluto del pomeriggio del Kingsholm. Il numero 8 ha messo di fatto lo zampino in tutte le azioni decisive, compresa quella, a cinque minuti dall’intervallo, in cui è stato punito con il cartellino giallo, per uno sgambetto su Rhyno Smith.

Sostenuto dal pubblico delle grandi occasioni, il Gloucester è partito a spron battuto mettendo subito alla frusta la difesa del Benetton e, al 5’ è arrivata la prima meta con l’estremo Hathaway, altro giocatore sugli scudi, bravo ad approfittare della situazione a un passo dalla linea del Treviso.

Le sfuriate dei Cherry and White tuttavia non hanno impedito ai biancoverdi della Marca di rendersi pericolosi in più occasione e tenersi a distanza ravvicinata con due punizioni di Albornoz. Benetton in grado di reggere fisicamente la pressione avversaria e capace di creare improvvisi pericoli con le gambe di Ratave, Smith e Mendy. Meno brillante del solito viceversa la coppia dei centri azzurri, Brex e Menoncello, e non sempre efficaci i calci dal box di Garbisi, poi sostituito nella ripresa da Uren.

Alla mezzora, da touche lanciata da distanza ravvicinata, la meta in spinta del tallonatore Seb Blacke ha illuso i tifosi dello Shed che il match dei padroni di casa potesse mettersi in discesa.

Invece, su contrattacco di Smith, meno di cinque minuti dopo, è arrivato il “giallo” a Mercer, colpevole di un’azione goffa, in cui ha finito per far cadere l’estremo del Treviso con uno sgambetto maldestro.

In superiorità numerica, Benetton subito in meta con Ratave, marcatura annullata dal Tmo per una spinta di Menocello su Hastings nella costruzione dell’azione.

Un’azione di Onisi Ratave, sempre molto pericoloso con la palla in mano

Al 40’ però, mischia del Treviso brava a rubare la palla agli avversari, su loro introduzione, nei 22 della squadra ospite: grande break di Halafihi, eccellente nei primi 40 minuti, scarico per Negri, passaggio lungo del flanker a Ratave e assist del fijiano per Smith, bravissimo a correre sul filo della touche senza mettere il piede fuori. 15-11 all’intervallo e partita tutta da giocare nella ripresa.

Secondo tempo con Hastings subito a segno dalla piazzola, con immediata replica però di Lucchesi in spinta da rimessa laterale, dopo che Albornoz aveva trovato una touche millimetrica alla bandierina. Minimo distacco fra le due squadre di tutto il match: 18-16.

Al 57’ la svolta dell’incontro: Mercer conduce una lunga azione nella metà campo del Treviso, conquista qualche metro di vantaggio, scarica un paio di off load (su uno i biancoverdi hanno reclamato il passaggio in avanti) fino alla meta a largo di Hastings. L’apertura scozzese trasforma e porta i padroni di casa avanti di 9.

Benetton prova a reagire e sul tentativo di Albornoz di allargare il gioco, si avventa Freddie Clarke che intercetta il pallone a va a segnare sotto i pali.

Non è finita perché Lucchesi, che nel secondo tempo aveva sostituito Nicotera, mette il sigillo sulla sua partita, con la seconda meta in spinta da touche,

Ci sarebbe ancora tempo per provare a riacciuffare il match, ma la fatica comincia a lasciare il segno sulla disciplina, Hastings aggiunge tre punti al bottino personale e la mischia di casa fa la voce grossa in un paio di occasioni. Spagnolo esce acciaccato e così anche Gallo, rientrato per sostituirlo in prima linea. A sinistra, a quel punto deve andare Ferrari, uscito al 48’ per Zilocchi.
Gloucester al 78’ raccoglie l’ultima marcatura su un pallone mal controllato da Treviso in rimessa laterale. Il risultato è pesante, 40-23. La Premiership non perdona.

In finale Gloucester troverà gli Sharks sudafricani leggi qui i dettagli del match giocato allo Stoop

Gloucester – Benetton 40-23 (primo tempo (15-11)

Gloucester Rugby: 15 Josh Hathaway, 14. Jonny May, 13 Chris Harris, 12 Seb Atkinson, 11 Ollie Thorley, 10 Adam Hastings, 9 Caolan Englefield (70′ Stephen Varney), 8 Zach Mercer, 7 Lewis Ludlow, 6 Ruan Ackermann, 5 Freddie Thomas (55′ Albert Tuisue), 4 Freddie Clarke, 3 Kirill Gotovtsev (55′ Ciaran Knight), 2 Seb Blake (44′ Santi Socino), 1 Mayco Vivas (44′ Jamal Ford-Robinson). Head Coach: George Skivington.

Benetton Rugby:15 Rhyno Smith, 14 Ignacio Mendy, 13 Tommaso Menoncello, 12 Ignacio Brex, 11 Onisi Ratave, 10 Tomas Albornoz (65′ Leonardo Marin), 9 Alessandro Garbisi (48′ Andy Uren), 8 Toa Halafihi, 7 Michele Lamaro, 6 Sebastian Negri (48′ Alessandro Izekor), 5 Eli Snyman (60′ Edoardo Iachizzi), 4 Scott Scrafton (40′ Niccolò Cannone), 3 Simone Ferrari (48′ Giosue Zilocchi), 2 Giacomo Nicotera (44′ Gianmarco Lucchesi), 1 Thomas Gallo (60′ Mirco Spagnolo, 68’ Gallo, 73’ Ferrari).

Arbitro: Amashukeli (Geo)

Marcatori: 5′ meta Hathaway, 15′ cp Albornoz, 19′ cp Hastings, 23′ cp Albornoz, 28′ meta Blake tr. Hastings, 40′ meta Smith; Secondo tempo: 48′ cp Hastings, 54′ meta Lucchesi, 58′ meta tr Hastings, 61′ meta Clarke tr. Hastings, 66′ meta Lucchesi tr. Albornoz, 69′ cp Englefield, 78′ meta Thorley.

Cartellini gialli: 35′ Mercer

Nella foto la meta di Freddie Clarke che ha dato la svolta al match (foto Gloucesetr Rugby)

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