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Dopo il Galles la Scozia sfata un altro tabù e vince per la prima volta in Italia da tempo immemore. L’Italia le dà una grossa mano: si assicura un possesso limitato, grazie soprattutto a una touche disastrosa che spreca tutte le occasioni di penaltouche nei 22 avversari; spreca poi larga parte del poco possesso a disposizione, con errori di manualità ovvero restituendo il pallone alle scozzesi con calci fuori misura. Si aggiunga un arbitraggio in molti passaggi imbarazzante, anche se non decisivo, e si arriva alla sintesi di un pomeriggio che lascerà molto amaro in bocca.

L’incontro inizia con un buon calcio di Stefan che mette pressione sull’ala scozzese. L’Italia prova a muovere immediatamente il pallone al largo ma varie imprecisioni nei passaggi non permettono alla manovra di svilupparsi. Un paio di falli portano la Scozia nei nostri 22, dove rimarrà per l’intero primo quarto di gara. L’Italia non riesce ad uscire dalla propria metà campo e riceve più volte le attenzioni dell’arbitra Cogger-Orr, che penalizza cinque volte di fila le azzurre. Si salva per una certa supponenza delle avversarie, che non vanno per i pali due volte da posizione piuttosto semplice, senza peraltro ottenere nulla dalla penaltouche. Pian piano l’Italia comincia a carburare e il gioco si sposta verso la linea scozzese. Dopo varie progressioni andiamo a giocarci una touche a cinque metri, ma – come spesso accade nei momenti topici – il lancio è storto. Funziona meglio una touche al 31’, dieci metri dentro la metà campo scozzese. Si va al largo, Arrighetti innesca D’Incà che ha ancora parecchio da fare, lo fa molto bene e vola in meta. Rigoni trasforma per il 7-0. Alla ripresa del gioco però si ritorna ai pasticci in stile parigino: sulla ricezione da calcio di rimessa si perde possesso con fallo; penaltouche a 5 metri, meta da drive trasformata e tutto da rifare. Risultato equo visto il volume di gioco espresso dalle due squadre, ma si poteva essere in una posizione migliore. Il secondo tempo si sviluppa stancamente con l’Italia per lo più nella metà campo scozzese, ma errori al lancio in touche e altrove vanificano il possesso. Se si cincischia molto tempo senza concludere, alla fine si paga dazio: Ostuni Minuzzi e Muzzo pasticciano su un calcio lungo di Thomson, Orr raccoglie e segna al 64’. La Scozia si riporta in avanti e segna nuovamente con Rollie al 69’. 7-17 e partita tutta in salita. Rigoni accorcia al 64’ per il 10-17, e così arriva almeno il punto di bonus. A tempo scaduto ultima chance per l’Italia: si va nei 22, ma come al solito il lancio va a ramengo. Finisce così tristemente una partita che avrebbe potuto finire diversamente con un po’ più di ordine.

Nella foto di apertura un attacco palla in mano della numero 10 della Scozia Helen Nelson (foto Stefano Delfrate) 

Italia v Scozia 10-17 (primo tempo 7-7)

Italia: Ostuni Minuzzi; Muzzo, D’Incà, Rigoni, Granzotto; Madia (79’ Capomaggi), Stefan; Giordano (cap) (57’ Fedrighi), Sgorbini (70’ Locatelli), Arrighetti; Duca, Tounesi; Seye (70’ Gai), Vecchini (74’ Gurioli), Turani (57’ Maris)
all. Raineri

Scozia: Rollie; Lloyd, Orr, Thomson, McGhie; Nelson, Mattinson (59’ McDonald); Gallagher, Stewart (62’ McLachlan), Malcolm (cap); McMillan, Donaldson (70’ McIntosh); Belisle (52’ Clarke), Skeldon (75’ Martin), Wright (52’ Bartlett)
all. Easson

Marcatori: 32’ meta D’Incà tr Rigoni, 34’ m Skeldon tr Nelson; secondo tempo: 64’ meta Orr, 69’ meta Rollie , 73’ cp Rigoni

arb. Cogger-Orr (NZRU)
Cartellini: 79’ rosso Rollie

Nell’altra partita della giornata

Inghilterra-Irlanda  88-10 (primo tempo 38-3)

La giornata era iniziata con la demolizione dell’Irlanda da parte dell’Inghilterra in un incontro che sancisce il gap fra l’Inghilterra e il resto del mondo. Quattro mete dopo 20 minuti, quattordici alla fine del match di cui sette del triangolo allargato Kildunne, Dow e Breach. L’Irlanda si batte ma riesce a passare soltanto su meta tecnica per crollo della maul avanzante.

Inghilterra: 15 Ellie Kildunne 14 Abby Dow 13 Meg Jones 12 Tatyana Heard 11 Jess Breach 10 Holly Aitchison 9 Mo Hunt 1 Hannah Botterman 2 Lark Atkin-Davies 3 Maud Muir 4 Zoe Aldcroft 5 Rosie Galligan 6 Sadia Kabeya 7 Marlie Packer (capitana) 8 Alex Matthews. A disposizione: 16 Connie Powell 17 Mackenzie Carson 18 Kelsey Clifford 19 Morwenna Talling 20 Maddie Feaunati 21 Lucy Packer 22 Emily Scarratt 23 Sydney Gregson. all: Mitchell

Irlanda: 15 Lauren Delany 14 Katie Corrigan 13 Eve Higgins 12 Aoife Dalton 11 Béibhinn Parsons 10 Dannah O’Brien 9 Aoibheann Reilly 1 Linda Djougang 2 Neve Jones 3 Christy Haney 4 Dorothy Wall 5 Hannah O’Connor (capitana) 6 Aoife Wafer 7 Edel McMahon 8 Brittany Hogan. A disposizione: 16 Clíodhna Moloney 17 Niamh O’Dowd 18 Sadhbh McGrath 19 Fiona Tuite 20 Shannon Ikahihifo 21 Molly Scuffil-McCabe 22 Enya Breen 23 Méabh Deely. all: Bemand.

Arbitro: Groizeleau (Francia)

Inghilterra: 14 mete, Dow (3), Hunt, Jones (2), Aldcroft, Kildunne (3), Kabeya, Breach (2), Feanuti. Trasformazioni: 9 (Aitchison)

Irlanda; una meta tecnica. Un cp, O’Brien

Cartellini gialli: Packer (Inghilterra) al 29’.

Nella foto (Six Nations) la Kildunne in azione contro l”Irlanda 

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