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L’incontro di Cardiff non fornisce alcun supporto alla tesi per cui dopo una sconfitta umiliante una squadra reagisce quasi inevitabilmente nella partita successiva (“bounces back”, come dicono gli anglosassoni). In questo caso non c’è alcun “rimbalzo”: il Galles raddoppia, per così dire, la sconfitta di Cork con uno 0-40 casalingo che ne certifica la sostanziale impotenza. Le gallesi si battono, conquistano oltre il 60% di possesso e territorio, ma alle transalpine va il 100% dei punti segnati. La Francia controlla con aplomb le sfuriate delle locali, con il pilone Tuipulotu e la terza linea Callender in particolare evidenza, e sfrutta con intelligenza tutte le opportunità disponibili. Una touche giocata veloce manda in meta il pilone Deshaye già al 10’, pur essendo le francesi in 14 per il giallo rimediato al primo minuto dall’esordiente Ciofani (probabilmente un record nel suo genere). Raddoppiano poi al 15’, grazie all’intercetto dell’ala Grisez che interrompe una lunga visita  gallese nei 22 avversari, e consolidano al 30’ con Romane Menager che conclude un gran buco dalla chiusa di Teane Feleu (interessante esempio di transizione dalla posizione di centro, ricoperta con il club, a quella di terza centro a livello internazionale). Il bonus arriva a inizio ripresa con Vernier, dopodichè Manae Feleu e ancora Grisez completano il punteggio. Tutto ciò senza che il Galles riesca a tradurre il suo impegno in punti, nonostante un secondo cartellino giallo al pilone Khalfaoui (ce ne sarà anche un terzo, a Jacquet, ma a tempo ormai scaduto). Per la Francia un utile allenamento al placcaggio contro avversarie che almeno per dimensioni approssimano le inglesi; unica fonte di preoccupazione – ma sostanziale, in vista del crunch di sabato 27 – una rimessa laterale che ha funzionato solo a tratti. Per il Galles, l’ultima spiaggia per evitare il whitewash sarà sabato al Principality Stadium contro le azzurre. Per le nostre sarà essenziale tenere in prima linea (un’area dove la potenza di Alessia Pilani, sinora poco utilizzata, potrebbe fare comodo) e migliorare drasticamente la rimessa laterale (magari considerando altre opzioni al lancio – tipo Turani, giusto per non far nomi). A quelle condizioni la partita sarà certamente alla portata. Comunque vada, non sarà semplice per il Galles evitare l’ultimo posto in classifica e lo spareggio con la Spagna per non finire in WXV3: come si può vedere dalla tabella con la classifica attuale, dovranno batterci segnando quattro mete e con almeno 19 punti di scarto, e senza concederci alcun bonus difensivo. Non impossibile, ma nemmeno facilissimo. Sempre che l’Italia non decida ancora una volta di stupirci.

 

Galles-Francia 0-40 (primo tempo 0-19)

Galles: 15 Kayleigh Powell, 14 Catherine Richards, 13 Hannah Jones (captain), 12 Carys Cox, 11 Courtney Keight, 10 Lleucu George, 9 Sian Jones; 1 Gwenllian Pyrs, 2 Carys Phillips, 3 Sisilia Tuipulotu, 4 Natalia John, 5 Abbie Fleming, 6 Alisha Butchers, 7 Alex Callender (vice-captain), 8 Georgia Evans.

A disposizione: 16 Molly Reardon, 17 Abbey Constable, 18 Donna Rose, 19 Kate Williams, 20 Gwennan Hopkins, 21 Keira Bevan, 22 Mollie Wilkinson, 23 Jasmine Joyce. All. Cunningham

France: 15 Émilie Boulard, 14 Joanna Grisez, 13 Chloé Jacquet, 12 Gabrielle Vernier, 11 Anne-Cécile Ciofani, 10 Lina Queyroi, 9 Pauline Bourdon Sansus; 1 Annaëlle Deshaye, 2 Agathe Sochat, 3 Assia Khalfaoui, 4 Manaé Feleu, 5 Charlotte Escudero, 6 Romane Menager, 7 Emeline Gros, 8 Teani Feleu

A disposizione: 16 Elisa Riffonneau, 17 Ambre Mwayembe, 18 Clara Joyeux, 19 Madoussou Fall, 20 Gaëlle Hermet, 21 Alexandra Chambon, 22 Lina Tuy, 23 Morgane Bourgeois. All: Mignot e Ortiz.

Arbitra: Hollie Davidson (Scozia)

Marcatrici: per la Francia, sei mete: Deshaye, Grisez (due), Menager, Vernier, Manae Feleu; cinque trasformazioni: Queyroi (quattro), Bourgeois.

Cartellini gialli: Ciofani, Khalfaoui, Jacquet.

La classifica alla vigilia dell’ultima giornata 

 

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