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L’Italia vince con bonus a Dublino, una prima assoluta nella storia del rugby azzurro. Lo fa grazie alla capacità di reggere la pressione nelle fasi cruciali dell’incontro, all’inizio dei due tempi e nel finale. È indubbio che alcuni errori marchiani sarebbero costati molto cari contro una squadra un po’ più solida dell’attuale Irlanda, ma è altrettanto vero che non si possono dimenticare tutti gli aspetti positivi della prestazione delle azzurre. Il terzo posto in classifica e la qualità messa in mostra permettono di affrontare con un certo ottimismo la seconda fase del torneo.

La cronaca

Condizioni atmosferiche più favorevoli del solito all’RDS  Stadium: splende il sole e spira una brezza classificata “moderata”. L’inizio però non sembra discostarsi dal solito canovaccio delle trasferte dell’Italia in terra irlandese: forte pressione delle padrone di casa, favorita anche da alcuni errori di handling delle azzurre; un cui calcio di punizione non trova la touche, permettendo alle irlandesi di restare in attacco, nei 22; succede così che un tentativo di intercetto di Ostuni Minuzzi su Parsons, al 7’, procura una meta tecnica per le irlandesi e un giallo per il nostro estremo. I guai continuano, con un primo lancio in touche che va per la tangente, e l’uscita per infortunio di Sgorbini all’11’ (sospetta frattura del setto nasale) e Turani (colpo alla testa) al 14’.  Fatto sta che il peggio, che a quel punto si temeva, non arriva. Le sostituti, Maris e Veronese, sono più che all’altezza e i dieci minuti in quattordici passano senza altri danni; le cariche delle avanti iniziano a far strada, e la rimessa laterale va a posto sicura. Un primo drive da penaltouche intorno al 20’ è vanificato da un tenuto ma al 24’ tutto funziona e Vecchini va oltre la linea bianca. Altro drive da touche al 32’: questa volta la progressione è limitata ma una formidabile carica di Tounesi porta la Azzurre a ridosso dei pali, Fedrighi finalizza per la facile trasformazione. Rigoni aggiunge anche una punizione per tenuto dell’estremo Delany, ben placcata da D’Incà sotto i suoi pali. 15-7 e Italia che va al riposo oltre break.

Beatrice Rigoni,  suoi 7 punti dalla piazzola all’RDS Stadium (Photo by Federugby/Federugby/Charles McQuillan via Getty Images)

La ripresa vede un misto di brillantezza e follia. Sulla prima azione dai propri 22 Arrighetti (ottima peraltro la sua prova) inventa uno “splendido” calcio passaggio per le trequarti irlandesi, fermate in qualche modo a pochi metri dalla meta. Segue una fase in cui l’Irlanda staziona nei 22 dell’Italia, ma non riesce a segnare grazie a un incredibile errore dell’ala Parsons che si lascia sfuggire il pallone con la linea a dieci metri e nessuna azzurra in vista. Sul ribaltamento di fronte, D’Incà vola per 60 metri e dopo un paio di fasi Vecchini (player of the match) sfonda per la sua seconda marcatura. Rigoni e il palo trasformano, si passa dal possibile 15-14 a un più confortevole 22-7. Le irlandesi però non mollano e, nonostante un’ottima difesa della azzurre, un altro drive da touche porta in meta la tallonatrice Jones. O’Brien trasforma il difficile calcio, ma la risposta dell’Italia però è immediata: le avanti recuperano direttamente il drop di Rigoni e si piazzano nei 22 irlandesi. Muzzo si vede una meta annullata correttamente per passaggio in avanti dall’arbitra Davidson (ottima la sua direzione) al 65’. Non è in avanti invece il passaggio di Rigoni ancora per Muzzo tre minuti dopo. Sul 27-14 la partita sembra chiusa, ma le Azzurre fanno del loro meglio per riaprirla. Al 78’ un passaggio telefonato di Rigoni permette all’ala Corrigan di andare in mezzo ai pali.

La meta di Katie Corrigan a due minuti dalla fine  (Credit ©INPHO/Ben Brady

Sulla ripresa del gioco, con meno di 30 secondi sul cronometro, un fallo offre all’Irlanda l’opportunità di un’ ultima touche a 5 metri. Il successivo drive pare ben avviato ma in qualche modo viene arrestato a un metro. Altre cariche furiose delle irlandesi non portano a nulla fino a quando Veronese (molto positivo il suo rientro) recupera il pallone e Stefan libera per un altro risultato storico.

Nella foto di apertura, la meta di Vittoria Vecchini nel primo tempo (Photo by Federugby/Federugby/Charles McQuillan via Getty Images)

Irlanda v Italia 21-27 (primo tempo 7-15)
Irlanda: Delany (50’ Fowley); Corrigan, Higgins, Breen (58’ Dalton), Parsons; O’Brien, Reilly (57’ Scuffil-McCabe); Hogan, Wafer, Moore (54’ Tuite); Monaghan, Wall (66’ Corri); Haney (63’ Mcgrath), Jones, Djougang. all. Bemand
Italia: Ostuni-Minuzzi; Muzzo, Rigoni, Stevanin (72’ Granzotto), D’Incà; Madia, Stefan; Arrighetti, Sgorbini (11’ Veronese), Tounesi (69’ Locatelli); Duca, Fedrighi; Seye (72’ Gai), Vecchini, Turani (14’ Maris). all. Raineri
arb. Davidson (Scozia)

Marcatrici: 7’ meta di punizione Irlanda; 24’ meta Vecchini, 30’ meta Fedrighi tr. Rigoni, 36’ cp. Rigoni; secondo tempo: 57’ meta Vecchini tr. Rigoni, 62’ meta Jones tr. O’Brien, 68’ meta Muzzo, 78’ meta Corrigan tr.O’Brien.
Cartellini: 7’ giallo Ostuni-Minuzzi (Italia)
Note: 6605 spettatori, record per un incontro femminile in Irlanda.

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