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Che cosa è spettacolo nel rugby? La tensione di un match giocato  punto a punto o il numero di mete? si chiede Luciano Ravagnani nel numero 187 di Allrugby (abbonati qui per leggere https://www.allrugby.it/abbonati-a-allrugby/). “Nei  quattro campionati (Élite, 3 gironi di Serie A, 3 gironi di serie B, 2 gironi di Under 18) a tutto il 15 dicembre, erano state giocate 399 partite, segnate 2.524 mete e marcati 18.849 punti. Il che porta a 6,32 mete e 47,24 punti a partita- scrive provocatoriamente Ravagnani -. Nell’Élite, media 5,25 mete a partita; record 7,37 mete-partita nel girone 1 giovanile. Mete e punti a bizzeffe. Ma allora il nostro rugby è “spettacolo”? Ha fatto già tutto il percorso verso la modernità e la compiutezza? Perché criticarlo? Chi osa lamentarsi se nei confronti a un certo livello mancano i risultati? Mete e punti. Allegria. Emozioni? Tensione? Roba da vecchio  rugby”.

Nella foto di Stefano Delfrate, la semifinale di ritorno del campionato Top10 disputata lo scorso 13 maggio al Battaglini fra Rovigo e Colorno

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