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Era già una coperta corta, ora rischia di diventare un plaid. Gonzalo Quesada arriva alle sue prime convocazioni serie dopo le due autarchiche con i giocatori di Zebre e Benetton. Il Sei Nazioni 2024 incombe, dal 22 al 27 gennaio tutti a Verona, poi ci si sposta a Roma dove il 3 febbraio c’è Italia-Inghilterra. Tre infortuni pesano come macigni sul gruppo azzurro: Riccioni, Ferrari e Lamb restano a casa, operati di recente. Esperienza e chili cui il pacchetto azzurro deve rinunciare. Quesada dice che punto irrinunciabile per il suo gioco è “una solida conquista” dove i primi cinque uomini sono quelli che devono fare la differenza. Ecco lì, soprattutto in prima linea, non paiono esserci tante sicurezze. Su sei piloni convocati tre sono esordienti, Rizzoli, Spagnolo e Nocera, nessuno ha la stazza fisica degli avversari. Esordienti anche in terza linea, con Izekor e Vincent, che probabilmente non vedranno il terreno, almeno nelle prime due partite (dopo l’Inghilterra all’Olimpico c’è l’Irlanda all’Aviva Stadium di Dublino).
Per il resto è più o meno l’Italia di Crowley, quella andata alla Coppa del Mondo. Con alcuni importanti ritorni: Gianmarco Lucchesi che rientra da un lungo infortunio ma che sta facendo molto bene con il Benetton, Federico Mori, Marco Zanon, Tommaso Menoncello, questi ultimi due in grande evidenza con la maglia del Benetton  nell’ultimo periodo. L’esclusione di Mori dai 33 per la Francia aveva suscitato qualche polemica, anche perché al suo posto era stato portato Da Re, mai andato nemmeno in panchina, utilizzato per studiare gli avversari e ripeterne, in allenamento, le giocate per mettere sotto pressione la difesa azzurra. Poi, in campo, nelle due ultime partite del Mondiale, ci hanno pensato All Blacks e Francia a passare dalla pressione virtuale a quella vera. Come è andata a finire lo sappiamo. Mori rientrato in Francia all’Union Bordeaux Begle dove ha giocato poco e fuori ruolo (soprattutto ala invece che 12 come predilige) ha pensato che era venuto il momento di cambiare aria. Ha trovato posto a Bayonne dove lo schierano 12 e lo considerano un bel punto di appoggio per i lanci di gioco. Ma non è tutto. Escluso dalla Nazionale per le sue scarse attitudini difensive, da primo centro ha trovato i tempi giusti. “Ci dà diverse soluzioni, porta avanti il pallone e ha una buona capacità a difendere – dice Gregory Patat, tecnico del Bayonne – apprezziamo molto i suoi placcaggi offensivi”.

Federico Mori, con la maglia dell’Aviron Bayonnais (foto Bayonne Rugby)

Il ritorno nel gruppo di Menoncello non gli darà molte chance di partire titolare in una linea che sembra già disegnata (Garbisi, Menoncello, Brex, Capuozzo e Ioane con Allan estremo, che è il ruolo in cui gioca a Perpignan). Ma non si sa mai. Il paradosso è che gli Azzurri saranno molto più fisici sui trequarti che sugli avanti, così come, in generale, si avviano anche a essere la squadra meno esperta del Torneo. Per ora sono arrivate le convocazioni di Scozia, Italia e Galles. La Scozia ha 39 convocati, 1.017 caps totali per una media di 26 ciascuno. Il Galles, 34 convocati, 733 caps (media 21,5), l’Italia Italia 34 convocati, 612 caps e, grazie e ai 5 esordienti, media di 18. Cinque esordienti anche nel Galles, comunque: Alex Mann, Mackenzie Martin (entrambi flanker) il tallonatore Evan Lloyd and l’estremo Cameron Winnett, e il pilone destroy Archie Griffin (Bath Rugby). Per la Scozia c’è Alec Hepburn (pilone ex Inghilterra, 6 caps), Will Hurd (pilone), l’ala Arron Reed e Harry Paterson (utility back).
E già che siamo a parlare di gente che gioca in Inghilterra due parole su Ross Vintcent, ex Zebre, ora agli Exeter Chiefs, esordiente assoluto nella Nazionale maggiore azzurra. Nato in Sudafrica, formazione italiana, 22 anni, ha già giocato nell’Under 20 e nella nazionale A. In Premiership ha sette presenze con sette mete. Gioca flanker e ha classe e qualità da vendere, in Inghilterra se ne sono accorti subito.

Ecco i convocati

Piloni
Pietro CECCARELLI (Perpignan, 31 caps
Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 36 caps)
Matteo NOCERA (Zebre Parma, esordiente)
Luca RIZZOLI (Zebre Parma, esordiente)
Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, esordiente)
Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 16 caps)

Tallonatori
Gianmarco LUCCHESI (Benetton Rugby, 17 caps)
Marco MANFREDI (Zebre Parma, 3 caps)
Giacomo NICOTERA (Benetton Rugby, 18 caps)

Seconde Linee
Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 36 caps)
Edoardo IACHIZZI (Benetton Rugby, 6 caps)
Federico RUZZA (Benetton Rugby, 49 caps)
Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 3 caps)

Terze Linee
Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 16 caps)
Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 1 cap)
Alessandro IZEKOR (Benetton Rugby, esordiente)
Michele LAMARO (Benetton Rugby, 33 caps)
Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 52 caps)
Ross VINTCENT (Exeter, esordiente)
Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 17 caps)

Mediani di Mischia
Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 7 caps)
Martin PAGE-RELO (Lione, 4 caps)
Stephen VARNEY (Gloucester, 24 caps)

Mediani di Apertura
Tommaso ALLAN (Perpignan, 79 caps)
Paolo GARBISI (Montpellier, 31 caps)

Centri
Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 30 caps)
Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 12 caps)
Federico MORI (Bayonne, 13 caps)
Marco ZANON (Benetton Rugby, 16 caps)

Ali/Estremi
Pierre BRUNO (Zebre Parma, 15 caps)
Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 16 caps)
Monty IOANE (Lione 25 caps)
Simone GESI (Zebre Parma, 1 cap)
Lorenzo PANI (Zebre Parma, 5 caps)

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