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Tre mete nei primi 17 minuti: a Johannesburg è bastata mezz’ora ai padroni di casa per conquistare il bonus, con la quarta marcatura realizzata da Quan Horn al 30′.

Poco dopo, sul 26-0 per i Lions, è arrivata la bella meta – la quinta in stagione – per Simone Gesi e ci auguravamo tutti, compresi i telecronisti di Sky, che iniziasse un’altra partita, favorevole alle Zebre. Invece la meta successiva di Van Wyk prima della pausa scavava un solco enorme fra le due squadre e archiviava per la franchigia di Parma la quarta sconfitta della stagione già all’intervallo (33-7).

Non partiva favorita la squadra di Roselli che, attesa settimana prossima dalla trasferta a Stellenbosch con gli Stormers, aveva operato un discreto turnover con la prima da titolare a numero dieci di Giovanni Montemauri, MVP l’anno scorso nel domestic. È apparso subito chiaro che non fossero solo il clima caldo e l’altura (l’Emirates Airline Park si trova a 1800 metri slm) ma anche la fisicità, la velocità della squadra di Ivan Van Rooyen a mettere in difficoltà le Zebre. Più che gli errori individuali – tipo quello di Zambonin per la meta di Horn: un passaggio no look che regala a un numero 8 il campo aperto e la più facile delle segnature – sono stati i numeri a mettere le Zebre spalle al muro: nel primo tempo 29% di possesso, 39% di territorio, 15 placcaggi sbagliati.

Nel secondo le Zebre sono andate alla ricerca dell’unico obiettivo possibile di giornata, ovvero il punto di bonus in attacco. Traguardo mancato alla fine per una meta. Al rientro dopo il riposo è stata ancora  l’anguilla, Simone Gesi, ad approfittare di un bel calcetto nei 22 per fare doppietta e accorciare, 14-33. Meno di cinque minuti dopo, purtroppo, anche Van Wyk ha realizzato la sua seconda meta personale, approfittando di una difesa leggera da parte di Scott Gregory. Al 50’: 40-14. Il grande divario a quale punto ha permesso a Van Rooyen di risparmiare gli uomini, cambiando tutta la prima linea (Smith, Fourie e Visagie per Ntlabakanye, Jp Smith e Pj Botha) mentre Roselli è stato costretto a sostituire Manfredi (con Ribaldi) e Volpi (con Ferrari) per i colpi ricevuti. Poco prima dello scoccare dell’ora di gioco Trulla è entrato per uno spento Gregory e il numero 23 ha ripagato subito la fiducia con una meta in bandierina. L’ultimo quarto serve solo per le statistiche, con la meta di van den Berg, la seconda anche per  van der Merwe e quella finale di Tshituka, per un pesante 61-19, 9 mete a 3.

 

Emirates Lions v Zebre Parma 61-19 (p.t. 33-7)

Marcatori: 5’ meta Kriel tr Nohamba (7-0), 11’ meta van der Merwe (12-0), 17’ meta F. Horn F. tr Nohamba (19-0), 30’ meta Q. Horn tr Nohamba (26-0), 34’ meta Gesi tr Montemauri (26-7), 37’ meta van Wyk tr Nohamba (33-7); s.t. 45’ meta Gesi tr Montemauri (33-14), 50’ meta van Wyk tr Nohamba (40-14), 57’ meta Trulla (40-19), 61’ meta van den Berg tr Nohamba (47-19), 72’ m. van der Merwe tr Nohamba (54-19), 80’ meta Tshituka tr Alberts (61-19)

Emirates Lions: Horn Q., Kriel, van Wyk (70’ Maxwane), Louw (Cap) (63’ Hendrikse), van der Merwe, Nohamba, van den Berg, Horn F. (62’ Pretorius), Venter (54’ Sirgel), Tshituka, Schoeman (52’ Alberts), Delport, Ntlabakanye (52’ Smith R.), Botha (52’ Visagie), Smith JP (52’ Fourie); All. van Rooyen

Zebre Parma: Pani, Gregory (52’ Trulla), Morisi, Smith Jr (47’ Prisciantelli), Gesi, Montemauri (68’ Dominguez), Garcia, Licata (Cap), Bianchi (59’ Fox-Matamua), Ferrari (52’ Volpi), Zambonin, Krumov, Pitinari (59’ Nocera), Manfredi (52’ Ribaldi), Fischetti (62’ Rizzoli); All. Roselli

Arbitro: Craig Evans (Welsh Rugby Union)

Nella foto (Zebre Parma) Simone Gesi nella morsa dei Lions 

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