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Ai Mondiali Steve Borthwick ha portato l’Inghilterra al terzo posto. Non ci credeva nessuno, forse nemmeno lui. Ma ora si ritrova di fronte a una serie di addii e di defezioni che lo obbligheranno a varare una squadra ex-novo per il match di apertura del Torneo, il 3 febbraio, all’Olimpico, contro l’Italia.

È freschissima la notizia del ritiro dell’attività internazionale di Owen Farrell (“lo faccio per il mio benessere mentale”) che continuerà a giocare per i Saracens. “Intorno a mio figlio è stato montato un circo disgustoso”, aveva detto il padre Andy durante la Coppa del Mondo quando il figlio veniva fischiato, anche dai tifosi inglesi. Episodio scatenante, il cartellino rosso rimediato contro il Galles nell’ultima partita di “riscaldamento” e diventato, in istruttoria, di color… rosa. È stato uno dei più grandi giocatori e capitani della nostra storia” ha commentato Lawrence Dallaglio augurandosi che si tratti di un periodo sabbatico.

Con la maglia bianca e la rosa carminio hanno detto basta Courtney Lawes, Ben Youngs e Jonny May e, attratti dalla Francia, sono partiti Joe Marchant, allo Stade Francais, e David Ribbans, al Tolone. Né l’uno né l’altro facevano parte di club andati in fallimento e così la chance di essere convocati si riduce al minimo, forse a zero.

Discorso diverso per il giovane talento Henry Arundell, cinque mete al Cile, trasferitosi al Racing e capace di andare a segno quattro volte in tre match. Viene dagli Irish e così Borthwick potrà disporre di lui, così come potrà ricorrere a Jack Willis, un anno fa sistemato a Tolosa dopo il crack degli Wasps.

In due mesi Borthwick dovrà concepire e partorire una squadra nuova di zecca cercando un nuovo capitano (Ellis Genge?), affidando la maglia numero 10 a George Ford e confidando che la durezza della Premiership (Tom Curry e Ben Earl sono reduci da colpi duri) non lo privi di altri uomini importanti.

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