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L’Italia riprende il Sei Nazioni dallo stesso punto in cui l’aveva lasciato un anno fa, dalla vittoria a sorpresa in Galles, la prima volta degli Azzurri al Principality Stadium. L’unica differenza è che stavolta non riesce alla formazione di Crowley la magia finale. Paradossalmente perché il colpo di genio di Capuozzo (finta a inchiodare Aldritt e tuffo da applausi alla bandierina con perfetta protezione del pallone) è arrivato troppo presto, così come il calcio di punizione di Allan che ha messo gli Azzurri davanti, allo scoccare dell’ora di gioco. Qundo l’Italia si è trovata in vantaggio mancavano una ventina di minuti alla fine e il tempo a disposizione ha premesso ai francesi di riorganizzarsi alla bell’e meglio e raddrizzare in qualche modo il match. La meta di Jalibert dopo un ossessivo pick and go da penaltouche ha salvato dalla sconfitta i campioni in carica che non perdono da diciotto mesi e all’Olimpico hanno conquistato la loro quattordicesima vittoria consecutiva.
Il capitano, Michele Lamaro, aveva parlato alla viglia del match di una squadra azzurra votata all’attacco e finalmente felice di non essere obbligata esclusivamente alla difesa, di potersi esprimere palla in mano. Lo ha fatto all’inizio con qualche esagerazione di troppo, attaccando dai propri 22 e qualche volta persino dalla propria linea di meta. Una tattica pericolosa che nella prima mezzora ha regalato occasioni e opportunità agli avversari. Al 5’ Flament si è trovato fra le mani un calcio di liberazione di Varney costretto a calciare la palla sotto la pressione degli attaccanti transalpini. Uno scherzo per la seconda linea andare sotto i pali.
Poi Ollivon si è visto annullare una meta dal Tmo, ma subito dopo, Ramos e Dumortier hanno approfittato alla perfezione di due cross di Ntamack.
Con tre mete in meno di 30’ i francesi si devono essere illusi che la partita era praticamente chiusa.
Invece gli Azzurri si sono riorganizzati, non hanno perso fiducia, hanno continuato a giocare con piglio e volontà e, prima, hanno accorciato le distanze con due calci di punizione di Allan e poi colpito con la meta di Capuozzo.
Un terzo calcio piazzato di Allan ha mandato le squadre al riposo con il punteggio di 19-14 per gli ospiti, con due dati da sottolineare: i francesi erano stati nei 22 metri avversari il doppio del tempo degli Azzurri (sei minuti contro poco più di tre) ma avevano segnato solo cinque punti in più dei padroni di casa, che in 40’ avevano concesso soltanto due calci di punizione contro i 9 degli indisciplinati avversari.
Secondo tempo molto più equilibrato. Con la meta di punizione decretata dall’arbitro Carley a mettere il vento nelle vele dell’Italia. È stato quello il momento in cui gli Azzurri avrebbero potuto (avrebbero dovuto?) chiudere il match. Con Ollivon fuori per 10’ sono arrivati invece solo tre punti dal piede di Allan. Una meta avrebbe determinato il ko.
Cosa resta del match:
L’Italia, palla in mano, è ormai una minaccia per qualunque formazione avversaria.
L’accuratezza dei gesti permette di conservare il pallone per più fasi, dando continuità e forza al gioco
La difesa, una volta trovato il giusto equilibrio, è apparsa solida. È vero che la Francia ha segnato quattro mete, ma nel 2021 gli Azzuri ne avevano subite in media sette a partita. E l’anno scorso avevano chiuso con più di cinque per match.
Capuozzo è un giocatore che può segnare contro qualunque formazione.
La mischia ha retto l’urto anche contro una corazzata come quella francese e Lorenzo Cannone, Lamaro, Negri (poi Zuliani e Pettinelli) non hanno sfigurato contro Aldritt, Jelonch e Ollivon.
Sette i calci di punizione fischiati contro gli Azzurri, 18 quelli concessi dalla Francia. La disciplina sarà una delle chiavi del Torneo.
Varney fatica quando è sotto pressione (quale mediano di mischia non soffre in quelle situazioni?).
A volte un robusto gioco al piede ci aiuterebbe a uscire con meno affanno da certe difficili situazioni in difesa. Ma in questo momento nessun giocatore italiano ha le leve per mettere il pallone più in profondità
Twickenham sarà un esame di maturità. La Francia è archiviata, si guarda già a domani.

ITALIA v FRANCIA 24-29 (p.t. 14-19)
Marcatori: 5’ meta Flament, t. Ramos; 13’ cp Allan; 19’ meta Ramos, 22’ cp Allan; 27’ meta Dumortier, tr Ramos; 32’ meta Capuozzo; 40’ cp Allan. ST 46’ cp Ramos; 52’ meta di punizione Italia; 62’ cp Allan; 67’ meta Jalibert tr Ramos.
Italia: 15 Capuozzo; 14 Bruno (67’ Padovani), 13 Brex, 12 Morisi, 11 Menoncello; 10 Allan, 9 Varney (74’ Fusco); 8 L. Cannone (69’ Pettinelli), 7 Lamaro (C), 6 Negri (66’ Zuliani); 5 Ruzza, 4 N. Cannone (69’ Iachizzi); 3 Ferrari (57’ Ceccarelli), 2 Nicotera (69’ Bigi), 1 Fischetti (69’ Zani). All. Kieran Crowley
Francia: 15 Ramos; 14 Penaud, 13 Fickou, 12 Moefana, 11 Dumortier; 10 Ntamack (66’ Jalibert), 9 Dupont (c); 8 Alldritt (62’ Macalou), 7 Ollivon, 6 Jelonch; 5 Willemse (54’ Taofifenua), 4 Flament; 3 Atonio (52’ Falatea), 2 Marchand (62’ Barlot), 1 Baille (52’ Wardi). All. Fabien Galthié
Arbitro: Matthew Carley (RFU)
Cartellini: 52’ Ollivon (FRA)

Nella foto (Daniele Resini/Fotosportit), il tuffo in meta di Ange Capuozzo.

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