
Ora i 38 sono noti. Annunciati alla O2 Arena da Ieuan Evans, gallese, chairman dei Lions e un passato da vincitore di un tour d là degli oceani: “ai miei tempi, le convocazioni si facevano con un telegramma e poi con un fax…”.
“Per fortuna il conclave non ha messo in ombra questo momento”, ha annunciato il solito bello spirito. L’“Habemus Pollock” ha coronato il rito riservato a quelli che indossano lo stesso colore dei cardinali.
Maro Itoje chiude il suo Slam: capitano dei Saracens e dell’Inghilterra ora è anche capitano dei Lions, il 46° della storia, il 14° inglese, il primo di pelle nera. La bandierina di San Giorgio non compariva accanto al nome dello skipper dal 2001 quando a guidare la nazionale delle nazionali, dal quadruplice segna araldico, fu Martin Johnson. Maro (“un onore e un privilegio”) si è presentato con un gigantesco leone di pezza, Bill, quello che, all’ingresso in campo, viene depositato sulla linea laterale, nei pressi del centrocampo. “Martedì ho ricevuto una telefonata da Dublino. La voce aveva un accento di Wigan”.
Gli uomini scelti da Andy Farrell, quello con l’accento di Wigan, sono la fotografia, lo specchio fedele del rugby delle isole, delle vecchie Union dei giorni nostri: un’intera squadra di irlandesi (nove avanti e sei backs), quasi una squadra di inglesi (otto, con il ventenne biondo prodigio, e cinque trequarti), mezza squadra scozzese (tre e cinque) e due gallesi, Jac Morgan e Tomos Williams. La realtà è quel che è. Dura per chi un tempo, in occasioni memorabili, ha innervato il corpo dei Lions.
Farrell (che nel ’94, in Australia, iniziò la sua fortuna con la Gran Bretagna di League) non ha convocato inglesi d’Oltremanica evitando così le accuse di nepotismo in favore del figlio Owen, per di più uscito malconcio dall’ultimo match di campionato con il Racing. L’unico che viene dal Continente è Blair Kinghorn, scozzese del Tolosa.
Bocciato per un posto nelle partite di mezza settimana Sam Prendergast: la sconfitta con il Northampton e la facilità con cui Pollock lo ha saltato sono stati gli ultimi rintocchi a morto per il talento con lati ancora acerbi. Per l’apertura, nei tre giorni che conteranno, sta per aprirsi la guerra dei Fin (n): Russell versus Smith è l’etichetta da appiccicare. Manca George Ford, 32 anni, 99 caps con la maglia dell’Inghilterra e in dodici stagioni di rugby internazionale neppure un tour con i Lions.
Rimane da capire se chi era in predicato di guidare la spedizione, Caelan Doris, potrà raggiungere la squadra dopo l’intervento alla spalla, come capitò in passato a Sam Warburton e a Alun Wyn Jones. Per ora il capitano dell’Irlanda nei 38 non c’è.
I Lions sono un viaggio che inizia molto prima che l’aereo decolli per il sud del mondo. Ai tempi eroici, ben prima che le gomene venissero fissate alle bitte e la nave si staccasse dal molo di Southampton. Ieri, la prima parte del rito. Il 20 giugno, a Dublino, scontro tra felini: Lions contro Pumas. Come riscaldamento non c’è male. Poi, come tutti i drammi che si rispettano, la scena si sposterà nel mondo down under per i sei match contro le franchigie e un’inedita partita contro una specie di Anzac, ma senza All Blacks, e soprattutto per i tre appuntamenti con i Wallabies del 19 e 26 luglio e del 2 agosto. Rispetto a certe stagioni all’inferno in Sudafrica o a certe campagne neozelandesi, un tour su cui è possibile ruggire, come nel 2013.
Nella foto del titolo, Maro Itoje e Andy Farrell
La squadra
Avanti: (21)
- Tadhg Beirne (Munster Rugby/Irlanda)
- Ollie Chessum (Leicester Tigers/Inghilterra)
- Jack Conan (Leinster Rugby/Irlanda)
- Luke Cowan-Dickie (Sale Sharks/Inghilterra)
- Scott Cummings (Glasgow Warriors/ Scozia)
- Tom Curry (Sale Sharks/Inghilterra)
- Ben Earl (Saracens/Inghilterra)
- Zander Fagerson (Glasgow Warriors/Scozia)
- Tadhg Furlong (Leinster Rugby/Irlanda)
- Ellis Genge (Bristol Bears/Inghilterra)
- Maro Itoje (Saracens/Inghilterra) (C)
- Ronan Kelleher (Leinster Rugby/Irlanda)
- Joe McCarthy (Leinster Rugby/Irlanda)
- Jac Morgan (Ospreys/Galles)
- Henry Pollock (Northampton Saints/Inghilterra)
- Andrew Porter (Leinster Rugby/Irlanda)
- James Ryan (Leinster Rugby/Irlanda)
- Dan Sheehan (Leinster Rugby/Irlanda)
- Pierre Schoeman (Edinburgh Rugby/Scozia)
- Will Stuart (Bath Rugby/Inghilterra)
- Josh van der Flier (Leinster Rugby/Irlanda)
Trequarti: (17)
- Bundee Aki (Connacht Rugby/Irlanda)
- Elliot Daly (Saracens/Inghilterra)
- Tommy Freeman (Northampton Saints/Inghilterra)
- Jamison Gibson-Park (Leinster Rugby/Irlanda)
- Mack Hansen (Connacht Rugby/Irlanda)
- Huw Jones (Glasgow Warriors/Scozia)
- Hugo Keenan (Leinster Rugby/Irlanda)
- Blair Kinghorn (Toulouse/Scozia)
- James Lowe (Leinster Rugby/Irlanda)
- Alex Mitchell (Northampton Saints/Inghilterra)
- Garry Ringrose (Leinster Rugby/Irlanda)
- Finn Russell (Bath Rugby/Scozia)
- Fin Smith (Northampton Saints/Inghilterra)
- Marcus Smith (Harlequins/ Inghilterra)
- Sione Tuipulotu (Glasgow Warriors/Scozia)
- Duhan van der Merwe (Edinburgh Rugby/Scozia)
- Tomos Williams (Gloucester Rugby/Galles)