vai al contenuto principale

Finisce qui la stagione del Benetton Treviso, a Cork tra i canti di un Musgrave Park grondante rossa passione si assiste all’ultima recita di Nacho Brex in maglia biancoverde, al saluto di Marco Bortolami, ai passaggi di testimone anticipati perché non ci sarà un’appendice di emozioni. Vince (30-21, 4 mete a 3) Munster perché era quasi impossibile andare a rovinare la festa a domicilio nel giorno delle celebrazioni alle leggende locali con l’ultimo saluto casalingo dei totem O’Mahoney, Murray e Archer (16 anni e 303 presenze votati alla causa). Treviso non riesce a infilarsi all’ultimo istante nel pertugio strettissimo che conduceva ai playoff, esce a malincuore in una serata di illusioni (primo tempo: 10-14) e confusione (secondo tempo: 20-7), in cui per l’affollamento in quella zona di classifica e l’incrocio dei risultati neppure il doppio punto di bonus avrebbe potuto salvargli la pelle.

Munster vince perché ha il fuoco dentro, sfrutta l’imbarazzante indecisione di Mike Adamson, l’arbitro scozzese che gestisce il break down e il gioco di mischia senza gestire, creando una confusione autorizzata in cui gli irlandesi vanno a nozze, ma soprattutto ha nella cerniera mediana Casey-Crowley la coppia che fa scoppiare le speranze venete. Il mediano di mischia (player of the match) dà ritmo alle multifasi dei suoi, quello di apertura orchestra alla perfezione con il piede, sapendo che nella battaglia aerea i suoi sono vincenti. Munster ha sempre il pallone, Treviso difende bene ma senza possesso alla fine va in crisi.

La partita sui sblocca al quarto d’ora, segna Crowley dopo un lungo assedio dentro ai 22, ma sia Brex sia Ruzza al momento di dover tirare l’ultimo placcaggio si schiantano su due blocchi degni di un parquet Nba che Adamson non considera illegali. Treviso reagisce, dalla touche in attacco il suo drive non avanza e allora ci pensano Brex e Umaga con il solito passaggio alla cieca ad aprire uno squarcio nella difesa in rosso in cui si fionda a pazza velocità Rhyno Smith. Dopo un piazzato di Crowley che riporta Munster avanti (10-7) l’azione più bella della serata la confezionano ancora Brex e Umaga prima del solito inserimento mortifero di Rhyno Smith che vale la meta del sorpasso. Treviso è avanti e al momento ha un piede nei playoff, va al riposo sognando e torna in campo in un incubo.

Si ricomincia e il Musgrave Park canta a squarciagola, alla prima touche in attacco il drive è inarrestabile, segna Barron, infinito tallonatore di riserva. Il patatrac che sa di condanna lo combina subito dopo Garbisi: Treviso vince in tutta tranquillità una mischia chiusa, ma è ingorda e aspetta a tirare fuori dai piedi di Lorenzo Cannone un pallone comodissimo, sperando di forzare un calcio di punizione. La controspinta di Munster fa danni, il possesso cambia, Crowley inventa un calcio passaggio millimetrico per Nash, il tap in per Abrahams è geniale, inserimento dell’estremo a doppia velocità e fuga per la vittoria.

Sull’orlo del baratro Bortolami prova a cambiare l’ordine dei fattori, dentro Fekitoa per Brex, dentro la nuova prima linea al completo prima che anche Menoncello sia costretto alla resa da un infortunio (sostituito da Casilio). La meta di Bernasconi, alla fine del solito drive da touche, tiene accesa la speranza, quella in fotocopia dall’altra parte di Wycherley la spegne definitivamente. Fine dei giochi, Treviso è costretta ad anticipare le vacanze, con la certezza che la stagione non è volata via in una complicata serata irlandese, ma nei tanti, troppi, passi falsi vissuti strada facendo.

Munster vs Benetton 30-21 (primo tempo 10-14)

Munster Rugby:

15 Thaakir Abrahams, 14 Calvin Nash, 13 Tom Farrell (78′ Sean O’Brien), 12 Alex Nankivell, 11 Diarmuid Kilgallen, 10 Jack Crowley (74′ Conor Murray), 9 Craig Casey; 8 Gavin Coombes, 7 John Hodnett, 6 Peter O’Mahony (53′ Tom Ahern), 5 Tadgh Beirne (C), 4 Jean Kleyn (74′ Fineen Wycherley), 3 Stephen Archer (62′ John Ryan), 2 Niall Scannell (32′ Lee Barron), 1 Michael Milne (57′ Josh Wycherley). Head Coach: Ian Costello.

Benetton Rugby:

15 Rhyno Smith, 14 Ignacio Mendy, 13 Tommaso Menoncello (57′ Nicolò Casilio), 12 Ignacio Brex (51′ Malakai Fekitoa), 11 Paolo Odogwu (11′ Tomas Albornoz), 10 Jacob Umaga, 9 Alessandro Garbisi, 8 Lorenzo Cannone, 7 Manuel Zuliani, 6 Riccardo Favretto (51′ Sebastian Negri), 5 Federico Ruzza (C), 4 Scott Scrafton (51′ Niccolò Cannone), 3 Simone Ferrari (67′ Tiziano Pasquali), 2 Siua Maile (51′ Bautista Bernasconi), 1 Thomas Gallo (64′ Mirco Spagnolo). Head Coach: Marco Bortolami.

Arbitro: Mike Adamson (SRU).

Marcatori: 13′ meta Crowley tr. Crowley, 18′ meta Smith tr. Umaga, 21′ p. Crowley, 27′ meta Smith tr. Umaga; secondo tempo: 43′ meta Barron, 48′ meta Abrahams tr. Casey, 56′ p. Casey, 68′ meta Bernasconi tr. Umaga, 72′ meta Wycherley.

 

 

Torna su