
All’Allianz Juve Stadium, dopo Italia-Nuova Zelanda, Mirko Belloni ha incontrato Will Jordan, suo idolo. Presto potrebbe affrontarlo in campo, ma senza fretta: “Non voglio bruciare le tappe, spero di arrivare in alto con un percorso graduale”. Ragioniere e fresco di patente, Belloni, classe 2004, è già un talento in Serie A Élite e Gonzalo Quesada lo ha invitato al raduno della nazionale in vista del Sei Nazioni. Nel derby con Rovigo del 30 novembre, è stato decisivo nel finale, portando i rossoblù alla vittoria con un passaggio a Vaccari per la meta decisiva.
“A 14 anni, io e mio fratello Luca siamo entrati nell’accademia di Verona. Inizialmente è stato difficile, lontani da casa, ma ci siamo adattati”. A gennaio 2023, a 18 anni, debutta in Serie A col Verona contro il Valpolicella, per poi esordire con la nazionale U20 e il Rovigo al Battaglini, stadio della sua infanzia. Con l’U20, spiccano le vittorie con Scozia e Francia: “Il successo a Béziers è stato indimenticabile”.
“Mirko è solido, coraggioso nei palloni alti e nel contrattacco”, dice Mattia Zappalorto suo allenatore nelle passate stagioni. “A Verona ho lavorato sulla tecnica e sulla comprensione del gioco. Mi piace crescere gradualmente, senza fretta”, racconta Belloni, ora allenato da Stefan Basson a Rovigo, con cui sta migliorando nel gioco al piede. “Con Stefan facciamo molto lavoro individuale, mi sta aiutando molto a crescere, ma diciamo che tornare a casa mi ha fatto sentire molto bene, ho ritrovato vecchi amici dei tempi della scuola, l’ambiente familiare è una bella sensazione, mio padre giocava estremo e qualche volta anche lui mi da qualche consiglio, qualche suggerimento tecnico. Morosa? Non per il momento non c’è spazio per distrazioni…”. Tra i suoi riferimenti ci sono Rhyno Smith e Tomás Gallagher: “Due stili diversi, uno più rapido, l’altro tattico. Vorrei fondere le loro qualità”. Obiettivi? Nessuna ossessione: “Il tempo dirà”. Con il fratello Luca, rimasto a Verona, condivide la passione per il rugby: “Siamo due maniaci, analizziamo ogni partita”. Mirco Belloni il 15 del futuro? “Mi piacerebbe, ma senza che diventi un’ossessione”.
La foto del titolo è di Paolo Donzelli/Rugby Rovigo Delta