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“Ci siamo presi il nostro posto, il rispetto che meritiamo. Siamo più forti di loro e li abbiamo battuti. Nonostante i loro proclami prima della partita, durante la settimana”. Gianmarco Lucchesi, tallonatore azzurro, fa capire bene come è stata questa settimana di preparazione di Galles-Italia, come si sono caricati gli azzurri. “Il problema – spiega il ct Gonzalo Quesada – è stato gestire l’euforia. Già dopo il risultato in Francia eravamo molto euforici, perché pareggiare in quel modo era un risultato molto importante e ci aspettava la partita con la Scozia, stadio sold out, grande pressione esterna. Ma al Giulio Onesti, all’Acqua Acetosa, si sta benissimo e abbiamo potuto tenere fuori ogni pressione. Dopo la Scozia più euforia e più pressione, ma abbiamo saputo controllarla. Grazie allo staff, a Michele Lamaro, uno dei migliori capitani con cui ho lavorato, e ai leader di questa squadra”.

Gonzalo Quesada parla con i giocatori a fine partita (Foto di Ryan Hiscott/Federugby via Getty Images)

Poi l’euforia è diventata energia positiva grazie anche al Galles. Quel “rispettiamo l’Italia ma vinciamo noi” di Aaron Wainright, terzalinea gallese, ha caricato molti. “Non ci hanno rispettato – dice Michele Lamaro – e noi ci siamo presi il rispetto”. “Mentre suonavano il nostro inno ci hanno cantato sopra”, dice Lorenzo Cannone. Dopo, a partita finita, con il Galles che fino al 63′ è restato a zero (quante volte sarà successo a Cardiff?) Warren Gatland deve ammettere a denti stretti che “l’Italia è una buona squadra, ben preparata. Un tempo contro gli azzurri si poteva far giocare chi doveva far esperienza, ora non è più possibile”.

Cosa è cambiato in cinque mesi, dalla Coppa del mondo? “Ho sempre detto che quelle due partite (Francia e All Black ndr) non ci identificavano, in queste non abbiamo di sicuro tutto il nostro potenziale. Alcune squadre ancora non ci rispettano, il Galles per esempio. Ma non conta quello che abbiamo fatto oggi, qui a Cardiff, conta quello che faremo domani”, dice Michele Lamaro.

Nell’immagine di apertura l’esultanza degli azzurri davanti ai tifosi italiani (Foto Ryan Hiscott/Federugby via Getty Images)

 

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