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In Francia la città dei biscotti si chiama Belin, pronuncia Belen, a sud di Bordeaux.

In Scozia il biscotto più famoso, shortbread, è quello che è così burroso da risultare un attentato al colesterolo.

In irlanda la tradizione del biscotto è legata al digestive, né troppo dolce, né troppo salato, perfetto in ogni occasione..

Qualcuno si è accorto che sabato 7 ottobre, a St Denis, potrebbe essere infornato un grosso biscotto: cinque punti alla Scozia con un margine di 21 punti, uno all’Irlanda e Springboks a casa.

 “Sarebbe frustrante – ha commentato Jacques Nienaber, ct dei sudafricani campioni del mondo – ma spero che non si verificherà”.

“La verità è che siamo noi la squadra nella posizione più comoda”, interviene Rassie Erasmus, volpe in formato XXXL. “E’ l’Irlanda numero 1 al mondo che rischia: se perde di 8 punti va fuori”.

Gli adepti delle statistiche fanno notare che la Scozia non batte l’Irlanda dal 2017 e non vince con il margine, in questo caso utile per spedire fuori i Bokke, dal 2001: 32-10, quattro mete a una, il 22 settembre, match giocato in forte ritardo per l’epidemia di afta epizootica che si era abbattuta sull’isola verde.

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