
Viadana si ripete, come lo scorso anno dopo il primo posto conquistato in tranquillità al termine della stagione regolare, arriva la finale scudetto; fin qui una storia già letta, con i mantovani che adesso sperano di poter scrivere un epilogo diverso. Le mani sulla qualificazione all’atto decisivo della serie A Elite il Viadana le aveva già messe al termine di una semifinale di andata dominata in trasferta (13-29 e punto di bonus offensivo), lasciando speranze inesistenti di ribaltone al Valorugby. E così è stato, la partita dello Zaffanella mai si è accesa (28-19, 4-3 le mete) con i padroni di casa a controllare le operazioni e gli ospiti quasi subito rassegnati al proprio destino. E quando al 36′ Ciofani ha segnato la quarta meta che equivaleva all’aritmetica certezza di aver chiuso in anticipo la pratica, la partita si è sfilacciata, con Viadana più preoccupata di salvare muscoli ed energie dei suoi gioielli (fuori in anticipo sulla tabella di marcia Farias, Oubina e Locatelli) e Valorugby da quel momento in campo solo per l’onore.
Il dominio giallonero del primo tempo è stato avviato da un inarrestabile drive da touche concluso in meta da Quattrini (uscito poco dopo per infortunio dopo esser stato soccorso e immobilizzato dallo staff medico), sancito dalla meta di forza di Locatelli, dal tuffo sulla bandierina di Bronzini e rifinito dall’azione più bella di giornata, con la sventagliata al largo di Farias, tutti i tre quarti impegnati a doppia velocità, fino alla definitiva accelerazione di Ciofani. Fine dei giochi, la partita si frammenta in tanti piccoli episodi, nelle scorrettezze (gialli per Ruiz e Baronio), nelle 3 mete che salvano l’onore del Valorugby e nell’infortunio dello sfortunato Pierre Bruno, che in un tentativo di contrattacco sente la spalla sinistra saltare.
Adesso per gli uomini di Gibo Pavan non resta che attendere il nome dell’altra finalista: il Petrarca è un incubo da esorcizzare alla svelta (vittoria in finale lo scorso anno e allo Zaffanella in questa stagione regolare), Rovigo un tranello psicologico da evitare dopo il trionfo senza condizioni alla penultima di campionato. Tra due settimane sapremo se il finale della storia sarà riscritto.
La foto del titolo è di Martina Sofo, Rugby Viadana