vai al contenuto principale

Cape Town – Nelle intenzioni di World Rugby, la nuova competizione WXV che si apre venerdì a Stellenbosch con l’incontro tra Italia e Giappone (ore 14, diretta su SkySport e NOW -vedi calendario completo) dovrebbe fornire uno stimolo decisivo alla crescita del rugby femminile attraverso il coinvolgimento ogni anno di 18 squadre suddivise in tre gruppi. Inevitabilmente, l’attenzione degli appassionati si concentrerà soprattutto sulla Nuova Zelanda dove saranno di scena le quattro semifinaliste dello scorso anno – più Australia e Galles, nel ruolo presumibile di comprimarie. Sarà in particolare interessante vedere se i tentativi attualmente condotti dal nuovo staff tecnico di dare alle Red Roses un gioco più espansivo saranno sufficienti a garantire all’Inghilterra la rivincita sulle Black Ferns. I test amichevoli con il Canada delle ultime settimane (vinti 50-24 e 29-12) suggeriscono che qualche meccanismo potrebbe essersi almeno parzialmente inceppato (peraltro, anche la semifinale della RWC contro lo stesso avversario non era stata una passeggiata per le inglesi). Tornando all’Italia, le Azzurre cercheranno contro il Giappone la rivincita dopo la sconfitta di Parma con una formazione ancora incompleta  (tra le avanti sarà assente anche Isabella Locatelli), ma che potrà però contare nuovamente in midfield sui 190 caps complessivi di Rigoni, Sillari e Madia. L’ingresso di quest’ultima nel secondo tempo dell’amichevole con le nipponiche era stato tra i fattori scatenanti della rimonta – incompleta per un soffio – dell’Italia. Tra le avanti, Turani e Fedrighi saranno protagoniste dal primo minuto, con le rientranti Gai e Tounesi pronte a subentrare dalla panchina. Quanto alle terze linee, Cavina, Ranuccini e Frangipani dovranno confermare le buone prove offerte al loro debutto da titolari contro le stesse avversarie. Le fasi di conquista saranno essenziali contro un avversario che con il pallone in mano sa essere pericoloso, ed è in grado di sporcare il possesso avversario. Una nuova sconfitta è assolutamente da evitare, anche perché avrebbe conseguenze pesanti sul ranking con la perdita presumibile di due posizioni – assumendo che la Scozia batta il Sudafrica. Passare dalla quinta alla decima posizione nel giro di un anno sarebbe scarsamente accettabile, soprattutto alla luce della qualità di gioco che questa squadra è in grado di esprimere.

La formazione dell’Italia per il match con il Giappone: 15 – Francesca GRANZOTTO; 14 – Aura MUZZO; 13 – Michela SILLARI; 12 – Beatrice RIGONI; 11 – Alyssa D’INCÀ; 10 – Veronica MADIA; 9 – Sofia STEFAN; 8 – Giulia CAVINA; 7 – Alissa RANUCCINI; 6 – Alessandra FRANGIPANI; 5 – Giordana DUCA; 4 – Valeria FEDRIGHI; 3 – Sara SEYE; 2 – Vittoria VECCHINI; 1 – Silvia TURANI. A disposizione:16 – Laura GURIOLI; 17 – Gaia MARIS; 18 – Lucia GAI; 19 – Alessia PILANI; 20 – Sara TOUNESI; 21 – Emma STEVANIN; 22 – Beatrice CAPOMAGGI; 23 – Gaia BUSO.

Nella foto (Ufficio Stamoa Fir), una fase di Italia-Giappone dello scorso 1 ottobre a Parma

Torna su