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Fiji v. Australia - Francia 2023

La notizia più rilevante del secondo turno di gare della Coppa del Mondo 2023 è stata la vittoria delle Fiji sull’Australia.
I figiani avevano battuto i Wallabies solo due volte nella loro storia, l’ultima nel 1954, tanto per dare una misura dell’impresa.
Simon Raiwalui, che nella sua carriera ha giocato seconda linea con i Sale Sharks, Newport, Saracens e Racing 92, ha dato alla squadra continuità e disciplina.
Fiji e Australia si erano incontrate anche ai Mondiali del 2015 e in quelli del 2019. In entrambe le occasioni avevano prevalso gli australiani, ma stavolta a decidere il match è stato il numero dei falli fischiati dall’arbitro contro la formazione di Eddie Jones, 18, contro i soli 7 dei figiani. L’Australia ha messo a segno due mete, le Fiji una sola. La differenza l’hanno fatta i calci di punizione e la precisione dalla piazzola del mediano di mischia Kuruvoli, puntuale nel punire le infrazioni australiane. In passato la disciplina aveva sempre premiato i Wallabies, ma stavolta l’ordine e la fisicità delle Fiji sui punti d’incontro ha fatto la differenza, con Tuisova straordinario cacciatore di palloni e premiato come man of the match alla fine della partita.
A questo punto tutto è possibile nella POOL C, in cui diventa decisivo il match di domenica prossima a Lione tra Galles e Australia (ore 21).

La top 5 del secondo turno

  • Il successo delle Fiji (vedi sopra)
  • La due brillanti prove di Portogallo e Uruguay, rispettivamente contro Galles e Francia, due prestazioni che compensano viceversa le difficoltà di Namibia e Romania (vedi più sotto). Uruguay e Portogallo si candidano, per il momento, al titolo di “nazione emergente” del Mondiale. Ma confermarsi nelle prossime partite, per entrambe non sarà facile.
  • La meta di Amaya, la seconda dell’Uruguay contro la Francia, avrà lasciato perplesso Shaun Edwards, allenatore della difesa dei Coqs, ma per gli appassionati quel cadrage débordement del centro uruguaiano è stato certamente un bijoux
  • La meta di Courtney Lawes su colpo di testa di Joe Marler: tutto preparato ha detto il pilone, il tocco con la fronte ha dimostrato comunque l’ottima conoscenza del regolamento del capitano inglese che non si è perso d’animo ha raccolto il pallone e schiacciato in meta. Il colpo di testa non configura un passaggio in avanti
  • Il bel gesto degli All Blacks che, a Le Roux Malan, infortunatosi gravemente nel match tra Namibia e Nuova Zelanda, hanno fatto pervenire in ospedale una maglia con il numero 12 firmata da tutti i componenti della squadra, per auguragli una pronta guarigione.

I cinque punti di domanda

I passivi subiti dalla Romania (con il Sudafrica, qui una delle mete di Grant Williams), dalla Namibia (contro la Nuova Zelanda) e in parte anche dal Cile (contro Samoa) e da Tonga (contro l’Irlanda) dicono che per il rugby trovare 20 squadre competitive per la fase finale della Coppa del Mondo è ancora un traguardo ambizioso e lontano


La gestione arbitrale di Francia v Uruguay. Il fallo di Taofifenua è stato punito con un cartellino giallo che il bunker non ha ritenuto necessario trasformare in rosso. Inoltre, agli uruguaiani è stata annullata una meta per una presunta ostruzione sulla difesa. L’impressione è che a maglie invertite entrambe le decisioni sarebbero state molto molto diverse.

Le difficoltà del Galles nel battere il Portogallo con il bonus (quarta meta di Faletau all’80’): le carte “esci di prigione” la abbiamo consumate quasi tutte ha detto Gatland citando un classico del gioco del Monopoli.
Farrell sì Farrell no?

Dopo le due prestazioni di George Ford, contro Argentina e Giappone, gli inglesi si interrogano: scontata la squalifica, Owen Farrell deve riprendere il suo posto (di capitano) all’apertura. Dallaglio dice di sì, Matt Dawson, mediano di mischia della squadra campione del mondo nel 2003, dice no.

Eddie Jones ha risposto a Sonny Bill Williams, critico verso il ct australiano, in particolare per il fatto di aver lasciato a casa Quade Cooper per mettere un esordiente Carter Gordon all’apertura: “devo diventare anch’io commentatore televisivo, ha detto Jones, perché gli esperti in tivvù hanno sempre ragione”. Resta una statistica che per il momento non ammette obiezioni: di sette partite disputate finora come coach dei Wallabies, Eddie Jones ne ha vinta solo una con la Georgia, all’esordio di questo Mondiale.

Nelle foto (World Rugby), il capitano figiano Waisea Nayacalevu guida la danza davanti agli australiani.

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