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La meta di Tommaso Menoncello, il più giovane marcatore nella storia del Sei Nazioni, a 19 anni e 170 giorni, è stata un piccolo capolavoro di tecnica, fantasia e costruzione collettiva, con il bel cross di Garbisi per le mani dell’ala del Treviso. Sommata al calcio di punizione del numero 10 azzurro (al 29’), quella meta ha dato alla formazione di Crowley un inaspettato vantaggio durato fino a sei minuti dal riposo.
Menoncello ha numeri da predestinato: meta al debutto nel PRO14 con la maglia Benetton, quattro quest’anno nello URC, meta contro la Francia al suo esordio nell’Italia.
E una delle piccole luci che l’Italia vede in fondo al suo lunghissimo tunnel.

La parola alle difese
Le tre squadre che hanno vinto nella prima giornata hanno tutte fatto registrare un tasso di successo nei placcaggi superiore al 90%: la Francia 93,5%, l’Irlanda 92,3%, la Scozia 93,9%. Nessuna delle tre formazioni sconfitte ha superato il 90%: il Galles 89,5% (su 209 placcaggi), l’Italia 87,3% (su 181 placcaggi), l’Inghilterra 84,8% (su 112)
L’Inghilterra è l’unica squadra ad aver perso pur avendo fatto registrare un possesso superiore all’avversario.
L’Italia per contro è la squadra che calciato di più (14,8% del proprio possesso). Una tattica che paolo Garbisi e Varney non sempre sono riusciti ad eseguire in modo accurato permettendo alla Francia di giocare per il 64% del tempo nella metà campo avversaria.
Qui sarebbe interessante sapere da Crowley se l’obbiettivo era mettere il pallone in profondità per poi cercare di tenere i francesi lontano dalla line di meta azzurra, o se lo scopo era provare a recuperare il possesso andando a contenderlo sul punto di caduta.
In nessuno dei due casi, a occhio e croce, la tattica sembra essere pienamente riuscita.

Marcus Smith
Sprazzi di classe da parte del numero 10 dell’Inghilterra, autore di una meta e di tutti i punti della formazione della rosa. Eddie Jones lo ha sostituito al 63’ subito dopo che il giocatore degli Harlequins aveva messo i suoi avanti di sette. Smith è un giocatore di grande qualità se innescato in velocità, ma il gioco dell’Inghilterra è stato spesso troppo lento e prevedibile. A poco più di un anno dalla Coppa del Mondo 2023 non è ancora chiaro come Eddie Jones voglia far giocare l’Inghilterra, se intenda privilegiare la potenza (Manu Tuilagi in mezzo al campo) o la fantasia di Smith.

27
I punti di margine subiti dall’Italia a Parigi: nonostante la buona prestazione, è il gap più ampio concesso dagli Azzurri in Francia da quando si disputa il Sei Nazioni. il precedente era il 46-20 del 2010

0
La meta di Basham ha impedito al Galles di chiudere per la prima volta una partita a zero da quando il Sei Nazioni è tale, nel 2000

6
I calci di punizione concessi dall’Irlanda contro il Galles. Nessuna squadra ne ha subiti di meno nella prima giornata (Italia e Inghilterra 10, Scozia 13, Francia e Galles 14)

Nelle foto, di Diego Forti, Tommaso Menoncello festeggiato di compagni dopo la meta.

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