La stagione 2025/2026 è partita e in campo non scendono solo le squadre impegnate nei campionati delle varie categorie. Tocca anche ai piccoli, ai piccolissimi, bambini e bambine impegnati ogni domenica su terreni di gioco più o meno conosciuti, con le maglie di squadre più o meno famose, quelle attive magari da decenni come quelle nate da pochi mesi.
Il minirugby è qui, costituisce le radici di cui non si può fare a meno, un termometro importantissimo per il movimento in termini di numeri e di estensione geografica. Sono riposte soprattutto nel minirugby, ad esempio, le speranze di chi si occupa di rugby al femminile: con un numero insufficiente di bambine che iniziano già durante il ciclo delle scuole elementari, non si può sperare di costituire squadre Under 14 di sole ragazze, e si rischia di perdere quelle poche che sono arrivate fino all’Under 12, l’ultima categoria di età in cui maschi e femmine giocano insieme. 
E poi c’è lo spirito di queste “Feste del rugby”. L’aria, appunto, di festa, la passione dei bambini, degli allenatori-educatori e anche quella dei genitori, in stragrande maggioranza educati e non troppo “invasivi”. Portatori di rispetto, insomma. C’è lo spirito di sacrificio dello staff della società organizzatrice, che deve mettere in moto e far funzionare una manifestazione di dimensioni più o meno grandi, ma che presenta comunque una certa complessità.
Ecco, in avvio di stagione Allrugby sceglie una di queste manifestazioni con l’intento di rendere omaggio anche a tutte le altre. E sicuramente chi conosce e vive il minirugby saprà trovare in questo esempio tante cose in comune con le proprie esperienze personali.
Parliamo della settima edizione del Torneo della Castagna, che si è svolto sabato 4 e domenica 5 ottobre in Brianza, sui campi del Velate Rugby 1981. Un appuntamento con una sua rilevanza, in grado di richiamare anche formazioni di territori che confinano con la Lombardia, ma non ne fanno parte. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 350 bambini e bambine dai 6 agli 11 anni, e quindi – facendo qualche conto a spanne tra papà, mamme e nonni – almeno un migliaio di spettatori. Tra le società rappresentate, Rugby Bergamo, Rugby Lecco, Mosquito Rugby, Amatori Rugby Novara, Asd Oggiono Rugby Club, Parco Sempione Rugby, Rugby Lyons Piacenza e Rugby Sesto San Giovanni.

Il torneo, strutturato su due giornate per una migliore gestione organizzativa e sportiva, ha coinvolto sabato la categoria Under 12, mentre domenica è toccato alle Under 8 e Under 10, «in un clima – sottolineano gli organizzatori – di entusiasmo, divertimento e sano spirito sportivo».
E non sarebbe giusto ignorare un intervento che ha dato un tocco di sostenibilità a questa due giorni ovale: la società BrianzAcque ha fornito un erogatore d’acqua fresca e controllata, in modo che l’evento fosse completamente “plastic free”.
Se poi, al Torneo della Castagna, ci siano state anche le caldarroste, non è dato sapere, ma è andata comunque in scena una bellissima festa dello sport giovanile: una delle prime fra le tante che punteggeranno tutta la stagione.
